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Discarica Le Crete, Acea blocca l’utilizzo del georadar. Fiorini: “C’è qualcosa da nascondere?”

”Quali problematiche insistono presso la discarica Le Crete di Orvieto? Come mai Acea non consente l’utilizzo del georadar? C’è, per caso, qualcosa da nascondere? Sono le domande poste dal capogruppo della Lega Umbria, Emanuele Fiorini che prosegue: “Apprendiamo con preoccupazione della posizione espressa da Acea, gestore del sito orvietano, che non permette ad Arpa di effettuare controlli e monitoraggi sul materiale riversato nel corso degli anni – afferma il consigliere leghista – Sulla questione ambientale la Lega Umbria non ha alcuna intenzione di abbassare la guardia.

Le nostre battaglie per una Regione che faccia del rifiuto una risorsa e non un problema che genera uno stato di emergenza permanente, ci inducono a vigilare e a tenere alta l’attenzione sulle criticità presenti sul territorio umbro.

A due anni di distanza dal pronunciamento unanime dell’Assemblea Legislativa sull’utilizzo del georadar all’interno della discarica Le Crete di Orvieto per verificare la presenza di sostanze pericolose per la salute dei cittadini orvietani – prosegue Fiorini – non è stata ancora data attuazione al documento. Acea, proprietaria dell’impianto di smaltimento, sta impedendo l’utilizzo al suo interno da parte dei tecnici dell’Arpa preposti ad attuare l’indagine mediante questo strumento, trincerandosi dietro le normative nazionali e regionali in materia. La ritrosia e il fastidio mostrate dall’azienda appaiono incomprensibili di fronte alla leale collaborazione auspicabile in queste circostanze tra l’ente pubblico e i soggetti privati per garantire, con tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, il benessere dell’area orvietana considerata per troppi anni “la discarica dell’Umbria”. Orvieto e le sue bellezze paesaggistiche – conclude il capogruppo Lega Umbria – dovranno essere tutelate in ogni modo, per questo come Lega Umbria ci impegneremo ancor più affinchè gli impegni presi nelle sedi istituzionali preposte vengano rispettati e non restino lettera morta”.

Foto: Orvietosi  ©

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