Una giornata nera quella di oggi nelle carceri umbre.
“In poche ore è successo un po’ di tutto”, spiega Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Questa mattina – continua Capece – nel carcere di Terni, i colleghi hanno trovato morto nel suo letto un detenuto comune, di nazionalità moldava e di 30 anni, ristretto per furto.
La situazione nelle carceri resta allarmante: altro che emergenza superata. Dal punto di vista sanitario è semplicemente terrificante: secondo recenti studi di settore è stato accertato che almeno una patologia è presente nel 60-80% dei detenuti.
Questo significa che almeno due detenuti su tre sono malati. Tra le malattie più frequenti quelle infettive, che interessano il 48% dei presenti.
A seguire i disturbi psichiatrici (32%), le malattie osteoarticolari (17%), quelle cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%).”
Capece da notizia dell’altro evento critico accaduto in Umbria: “A Orvieto, invece, un detenuto italiano semilibero che lavora presso noto ristorante di Orvieto non è rientrato all’orario prestabilito in carcere.
I carabinieri della compagnia di Orvieto, allertati prontamente dalla Polizia Penitenziaria hanno iniziato le ricerche e hanno trovato il detenuto all’interno del ristorante, addormentato e in stato confusionale.
Lo stesso ha poi confessato di aver usato sostanze stupefacenti e di essersi addormentato. Ha quindi consegnato contestualmente e volontariamente la sostanza ai Carabinieri che, dopo i dovuti e necessari accertamenti e la scoperta di altra sostanza occultata dal detenuto, lo hanno riaccompagnato al penitenziario cittadino.
Il carcere di Orvieto e lo staff dirigenziale/direttivo ancora all’attenzione della cronaca, per l’individuazione dei beneficiari di importanti misure alternative come la semilibertà e come i permessi premio dai quali sono scaturite ben 6 evasioni nell’ultimo anno e per ultimo questo increscioso episodio che ha lasciato sgomenti i cittadini di Orvieto”.
Foto: Ternilife ©