(di Francesco Petrelli) Corsi, ricorsi e contro-ricorsi. La Figc vara la B a 19 squadre cambiando la norma e il Coni boccia la sospensiva in attesa del 7 settembre che sarà il giorno del giudizio con il reintegro in serie B in caso di vittoria.
Nonostante gli appelli e le diffide presentate dai club coinvolti, il commissario della Figc Fabbricini ha dato l’ok al Presidente di Lega, Balata, modificando una normativa federale durante la compilazione dei calendari, usciti con più di un’ora e mezzo di ritardo.
Una situazione anomala del calcio italiano che vorrebbe credere nelle regole e nella legalità e poi puntualmente ogni anno si scontra in giudizi sportivi assurdi e inconcepibili.Il nuovo format della serie B dal punto di vista formale è anche legale, “la serie B deve essere almeno composta da 20 squadre ma, in caso di vacanze organiche che ne mettano a repentaglio l’inizio entro i tempi stabiliti, può vedere iscritte anche un numero minore di società”, ma il Collegio di Garanzia del Coni dovrebbe pensarla diversamente.
Il Presidente Frattini, a fronte del suo provvedimento di sospensione della esecutività della sentenza della Corte Federale d’Appello, mette in evidenza che il c.u. n.54 è in vigore fino alla decisione nel merito del Collegio di Garanzia a Sezioni Unite, fissata per il 7 settembre e quindi si ribadisce che i ripescaggi sono tutt’ora in vigore.
E dal dispositivo della sentenza si evince che “restando fermi, all’esito del giudizio di merito e della decisione che sarà pronunciata, gli adempimenti, con le connesse responsabilità, eventualmente derivanti da una decisione di annullamento della riduzione dell’organico, con connesso obbligo di immediata integrazione ad opera degli organi ed autorità sportive competenti”, ossia il reintegro nel campionato cadetto.
La partita è ancora aperta, la Ternana si gioca il proprio futuro proprio il 7 settembre, dopo un’estate di tribolazione i tifosi rossoverdi attendono la lieta notizia.
La società è al “muro contro muro”e a prescindere da chi uscirà vittorioso da questa storia è il calcio italiano a perdere la propria credibilità.
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