buffetti
buffetti
cottorella
LUMINAE
tecno adsl
Italia Life

Ast, Fim Fiom Uilm: “Incontro al Mise con i vertici Thyssenkrupp”

Si è svolta ieri alla sede nazionale di Fim Fiom Uilm in Corso Trieste a Roma, la riunione fra le Segreterie nazionali e provinciali di Terni per l’analisi delle prospettive future di Ast.

Le segreterie provinciali hanno illustrato lo scenario di riferimento del gruppo Thyssenkrupp e del sito ternano a seguito della riorganizzazione societaria della multinazionale tedesca con Tata Steel, alla vigilia dell’annuncita vendita di Ast e alla scadenza dell’accordo ministeriale del 3 dicembre 2014.

La situazione economica e finanziaria positiva realizzata con il Piano industriale 2014-2018, con il determinante contributo dei lavoratori, non fuga e incertezze sulle prospettive industriali ed occupazionali del sito umbro; le organizzazioni sindacali hanno evidenziato forte perplessità sui valori dei volumi produttivi che, nonostante le potenzialità di mercato e le capacità produttive inespresse, si sono strettamente attestati sulla produzione di un milione di tonnellate di acciaio colato previsto dal piano industriale.

Altrettanta perplessità è stata espressa sulla mancata realizzazione del progetto di recupero delle scorie, più volte annunciato e mai avviato.

Le segreterie nazionali hanno condiviso la necessità di porre la massima attenzione sull’ipotesi di avvio della cessione di Ast in un contesto di mercato della siderurgia globale ed europea che vede diversi player riorganizzarsi in ristrutturazioni e che vedono come risultato finale il taglio dei posti di lavoro per aumentare le competitività.

E’ quindi necessario, al pari di quanto già fatto dal governo tedesco a difesa delle realtà industriali teutoniche, un pieno coinvolgimento del governo italiano nella vicenda per accertare e assicurare una prospettiva al sito ternano.

Occorre che il governo convochi i vertici di Thyssenkrupp per verificare la volontà di mantenere il controllo di Ast e quindi di assicurarne il consolidamento e lo sviluppo attraverso un nuovo piano industriale oppure, nel caso di cessione della proprietà, di accertare che la vendita avvenga ad un soggetto (possibilmente industriale) in grado di valorizzarne le potenzialità riconfermandone la rilevanza di sito strategico nazionale per produzione di inox del sistema industriale del nostro Paese.

Le Segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm richiederanno, da subito, la convocazione di un incontro al Ministero dello sviluppo economico con la presenza dei vertici Thyssenkrupp per avere i chiarimenti necessari sul futuro di Ast Terni, anche in una visione complessiva di difesa e sviluppo dell’intero settore siderurgico italiano.

Fim Fiom Uilm si faranno promotori di una iniziativa pubblica che vedrà coinvolti tutti i soggetti istituzionali, nazionali e locali interessati, in un confronto su proposte e soluzioni che assicurino e garantiscano una prospettiva di lungo periodo ad Acciai Speciali Terni.

Foto: (archivio) TerniLife ©

Print Friendly, PDF & Email