Si conclude il progetto Grandangolo volto a promuovere azioni positive per l’inclusione sociale delle persone a rischio di discriminazione etnico raziale nelle aree urbane con una campagna di sensibilizzazione dal titolo “La Terni che Mi Piace”, nove video per dar voce agli stessi protagonisti e raccontare la bellezza delle storie individuali di affetto, lavoro, amicizia e amore che gli autoctoni condividono con i cittadini stranieri.
Stasera, mercoledì 4 luglio ore 20.45, in occasione della rassegna cinematografica itinerante “Il mondo in un cortile”, saranno presentati alcuni video di Grandangolo (subito prima del film The Wanted 18) nell’area verde di via dell’Abete a Campitello.
I manifesti ed i volantini della campagna che promuovono i video, sono visibili anche in città e visualizzabili tramite QR Code (stampato sui manifesti) e su vari canali social, tra cui facebook/cidis.onlus #grandangolo e youtube Cidis Onlus #grandangolo. Logo e simbolo dell’interno progetto è la “Lancia di Luce”, l’obelisco di Arnaldo Pomodoro che veniva descritto dallo stesso artista come “un’esaltazione del processo di fusione che, a partire dalla scoria, riesce a fornire un materiale pregiato e di alto valore aggiunto”.
“Terni – dichiarano i promotori del progetto- è sempre stata una città accogliente e aperta verso l’esterno, sul finire dell’’800 con la nascita delle Acciaierie la popolazione cittadina quadruplicò grazie all’arrivo dei primi immigrati proveniente dalle regioni della neonata Italia. Oggi come allora, i nuovi arrivati incontrano la diffidenza e i timori degli autoctoni, ma anche il loro senso di accoglienza e la capacità di andare oltre i pregiudizi e le differenze”.
Grandangolo è un progetto del Comune di Terni, in partenariato con Cidis Onlus, Arci Terni e Associazione Noità, realizzato con fondi Unar – Dipartimento del Ministero dell’Interno contro le discriminazioni razziali ed è stato articolato in una serie di azioni avente come finalità prioritaria quella di favorire il senso di appartenenza comunitaria, di condivisione e rispetto reciproco tra la popolazione autoctona e quella immigrata come Diario di mamma e la palestra delle donne.
Foto: www.comune.terni.it ©