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Botte, minacce, soldi e droga: tre denunce a Orvieto

(da comunicato della Polizia) È sicuramente una triste storia quella che vede coinvolta una famiglia di Orvieto dove l’indagato è un minore, ed è proprio per tutelare questo ragazzo, ora affidato dal Giudice ad una comunità di recupero che verranno riportati i fatti per dovere di cronaca, ma in modo sintetico.

Le indagini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto prendono l’avvio poche settimane fa, a seguito di un intervento per una lite familiare; gli agenti hanno raccolto la testimonianza di una mamma che aveva riferito di essere stata picchiata dal figlio minore, tossicodipendente, una situazione che perdurava da due anni, causandole, oltre alla sofferenza fisica, un perenne stato d’ansia.

Immediati gli accertamenti, che evidenziavano che il ragazzo era in effetti seguito dai servizi sociali, ma considerata l’insostenibiltà della situazione – continue richieste di soldi alla madre, almeno 50 euro al giorno per procurarsi la droga, richieste che se non soddisfatte facevano scattare la violenza – il Giudice, visti gli esiti delle indagini, ha disposto l’affido del giovane ad una comunità, misura cautelare richiesta dalla Procura per i Minorenni ed accolta immediatamente, anche allo scopo di avviare un percorso educativo per il minore.

Quando, alcuni giorni dopo, gli agenti della Polizia di Stato sono andati a notificare la misura, hanno trovato la madre in un fortissimo stato di agitazione: aveva ricevuto una telefona la sera precedente, in cui le si intimava di pagare un debito di droga di 100 euro, contratto dal figlio, altrimenti sarebbe stata uccisa insieme a lui.

La donna ha detto che la telefonata era stata fatta, in presenza del figlio, da una ragazza ed aveva consegnato il proprio cellulare agli agenti, che, in pochissimo tempo, sono arrivati all’identificazione dell’autrice: una 27enne residente ad Orvieto, convivente con un 25enne e con due bambini piccoli, in un appartamento dalle condizioni igieniche proibitive. Nella perquisizione domiciliare, gli agenti hanno trovato della sostanza stupefacente e del materiale per il confezionamento delle dosi.

 

Al termine di tutte le operazioni, la donna è stata denunciata per tentata estorsione, il suo convivente per spaccio di sostanze stupefacenti e il minore per maltrattamenti in famiglia. Per completare il quadro, va detto che mentre la donna risulta incensurata, il convivente, al contrario, è una vecchia conoscenza del Commissariato di Polizia di Orvieto: a gennaio è stato denunciato per furto d’auto, in precedenza per maltrattamenti in famiglia, ma soprattutto, attualmente è sottoposto alla misura dell’avviso orale, disposta dal Questore di Terni Antonino Messineo il 9 giugno e della durata di 3 anni, per aver diffamato una sua conoscente, creando un falso profilo on-line che la faceva apparire come una prostituta.

 

Foto: TerniLife ©

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