Migliora in Umbria il quadro economico, secondo il Rapporto della Banca d’Italia relativo al 2017. Anche la ripresa però divide (i piccoli dai grandi, Terni da Perugia, edilizia da manifattura) e la crescita si accompagna a un aumento dell’eterogeneità degli andamenti aziendali.
Si espandono le esportazioni; consumi e investimenti si consolidano; cresce il fatturato dell’industria, sorretto soprattutto dagli ordini interni; in risalita la produttività della manifattura, ma in ritardo rispetto al resto del Paese. In ripresa il turismo. Ancora debole l’edilizia.
Invariata l’occupazione: cresce quella dipendente, ma solo a termine. In Umbria la quota di laureati è oltre la media nazionale, ma la domanda è più orientata alla ricerca di operai specializzati. Il tasso di disoccupazione è salito al 10,5%. Il reddito delle famiglie è stabile dopo la crescita dell’ultimo biennio e l’incremento dei consumi indica minori risparmi: la maggiore spesa è stata finanziata anche ricorrendo all’indebitamento.
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