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Usb Terni incontra il Prefetto: “Sedare il clima di guerra contro gli ultimi”

Una delegazione della Federazione provinciale dell’Unione Sindacale di Base è stata ricevuta dal Prefetto di Terni, in seguito all’incontro richiesto in concomitanza all’iniziativa, con presidio davanti alla Prefettura, promossa nel quadro delle mobilitazioni di livello nazionale messe in campo dal sindacato.

Gravi i fatti avvenuti a Rosarno dove Soumayla Sacko, bracciante Maliano – attivista USB – è stato assassinato e altri due braccianti feriti, nelle campagne di Vibo Valentia, mentre aiutava altri connazionali a recuperare, in una fabbrica abbandonata da anni, pezzi di lamiera per tirare su baracche di fortuna, ricoveri che diventano infernali sotto il sole del Sud, dove riposare dopo anche 12 ore di lavoro nei campi a salari irrisori.

“Non è la prima volta – scrive Usb – che nel nostro Paese braccianti immigrati vengono presi di mira dalla criminalità organizzata, che difende la proprietà agricola da chiunque osi mettere in discussione condizioni di vita e di lavoro che neppure le bestie conoscono”.

“Abbiamo evidenziato al Prefetto – continua la nota – la necessità di una pronta presa di coscienza rispetto alle condizioni inumane nelle quali sono stati abbandonati gli operai agricoli, residenti in Italia e regolarizzati, costretti a cercare materiale abbandonato per costruirsi una baracca sotto cui dormire, che nemmeno lontanamente può considerarsi una casa, quando le leggi che regolano il lavoro agricolo stagionale imporrebbero la fornitura, da parte delle aziende, di alloggi e mezzi di trasporto adeguati. La realtà è fatta di accampamenti di tende e baracche, che spesso vanno a fuoco, senza servizi igienici né fogne e in cui l’unica acqua che vedono è quella pioggia che tutto allaga e trasforma in un mare di fango.

L’Unione sindacale di Base da sempre pone al centro della sua attività l’organizzazione degli sfruttati e riteniamo giunto il momento di reagire con fermezza a questo ennesimo brutale assassinio, iniziando con la consegna alla giustizia del colpevole da un lato e con l’assunzione piena del proprio ruolo e responsabilità da parte dello Stato, che non può abbandonare a sé stesse fette di territorio.

E’ necessario intervenire per sedare il clima di intolleranza, di guerra dei penultimi contro gli ultimi, alimentato ad arte per nascondere i veri responsabili dell’austerità, della precarietà, dell’impoverimento di milioni di italiani, e cioè in primo luogo le politiche dell’Unione Europea applicate fin qui in Italia dai vari governi.

E’ stata illustrata al Prefetto la piattaforma per la quale la Federazione del Sociale USB ha lanciato una manifestazione nazionale, per sabato 16 giugno prossimo a Roma, su alcuni temi che sono il cuore della condizione delle periferie sociali e geografiche del nostro Paese: la casa innanzitutto, con l’allargamento dell’esiguo patrimonio di edilizia popolare, il reddito per combattere la precarietà, i bassi salari e la ricattabilità del posto di lavoro e la creazione di posti di lavoro pubblici per contrastare il dissesto idrogeologico e salvaguardare il territorio.

Una piattaforma alla quale si sono aggiunte altre questioni urgenti come la risposta alle richieste delle popolazioni colpite dai disastri naturali (terremoti, alluvioni, ecc.), l’aumento delle pensioni minime e l’abolizione della Fornero, l’abolizione delle leggi più odiose degli ultimi anni, dal Jobs Act alla Buona scuola, la lotta ad ogni discriminazione di genere.

Siamo convinti che per ridurre le disparità sociali occorra promuovere scelte di politica sociale e del lavoro, che vadano in una direzione completamente contraria a quella adottata in questi anni. C’è bisogno di un cambiamento vero, una radicale inversione di rotta che rimetta al primo posto gli interessi di chi lavora, di chi è sfruttato, di chi in questi anni si è visto sottrarre diritti, salario e servizi sociali ed ha visto concentrare sempre più ricchezze nelle mani di sempre meno persone.

La delegazione di USB ha ribadito che concetti come tolleranza, inclusione, accoglienza ed integrazione debbono necessariamente essere tra le priorità di tutti i governi a tutti i livelli del Paese.

Il Prefetto si è mostrato sensibile agli argomenti proposti, si è impegnato a riferire al Governo nazionale le preoccupazioni e le criticità evidenziate, sulla fase attuale, ma anche sulla prospettiva futura, sia nazionale che locale, con particolare riguardo alla prossima amministrazione comunale che, auspichiamo, metta da subito in agenda azioni che vadano nella giusta direzione, come USB Terni ha avuto modo di illustrare nella propria piattaforma, anche nel corso dell’iniziativa con i candidati a sindaco, che si è svolta il 1° giugno”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

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