A due mesi dalla sua attivazione, il Centro Accoglienza Disabilità (C.A.D.) dell’ospedale di Terni da fine aprile ha esteso il servizio di assistenza a tutti i pazienti con grave disabilità, anche di tipo cognitivo oltre che motorio. La volontà di prendere in carico tutti i disabili gravi, non soltanto quelli con problemi di deambulazione, era già stata espressa nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi lo scorso 16 febbraio, e si è concretizzata in poche settimane grazie al confronto e alla collaborazione con le varie associazioni di volontariato del territorio tra cui Aladino Onlus (associazione per la tutela dei diritti delle persone con disabilità) e AICE Umbria (Associazione Italiana Contro l’Epilessia).
“Il CAD è un servizio ospedaliero inedito o raro nel panorama regionale e nazionale – spiega il direttore generale Maurizio Dal Maso – che rappresenta sicuramente un valore aggiunto per il nostro ospedale e che è già stato preso come modello da altri presidi ospedalieri, per esempio dalla Azienda sanitaria di Savona che è già venuta a farci visita. Sulla base delle testimonianze rese dai diretti interessati, si è già rivelato un valido sostegno e un punto di riferimento per molti disabili e per le loro famiglie: parliamo di 30 persone prese in carico in questi primi due mesi di attività, senza contare le richieste di informazioni telefoniche”.
La funzione del Centro Accoglienza Disabilità (C.A.D.) di Terni è quella di prendere in carico le persone con grave disabilità, facilitando loro i percorsi di accesso alla struttura ospedaliera. In particolare, il percorso per gli accessi programmati ai servizi e alle prestazioni ambulatoriali prevede due livelli di assistenza dedicata: unNumero Verde aziendale e una postazione all’ingresso dell’ospedale. In poche parole chiamando il Numero Verde 800.50.50.83, che è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30, un’operatrice dell’ospedale dedicata care manager, programma il giorno e l’orario migliore per l’assistito, raggruppando in un’unica data anche più visite, esami o terapie e garantendo supporti come sedie a rotelle, accompagnatore, device, ecc. Come concordato con la USL Umbria 2, sarà il medico di medicina generale che annoterà direttamente sull’impegnativa di prescrizione la necessità di usufruire di tale servizio da parte del proprio assistito. Una voltaarrivata in ospedale la persona potrà rivolgersi alla postazione definita C.A.D. che si trova all’ingresso per essere orientata e assistita nel percorso. Più semplice e diretto è il percorso in urgenza per l’accesso al Pronto Soccorso, dove la nuova procedura prevede una linea preferenziale nell’ambito del codice colore assegnato dal triage.
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