Dopo l’ennesima gran bella vittoria questa volta nei play off contro il Cagliari, l’Amministratore Unico Raffaele Basile fa il punto sulla situazione societaria:
“Inutile girarci intorno, le promesse durante l’anno non sono state mantenute da parte di nessuno, anzi ci hanno girato le spalle in molti e ho fatto l’ennesimo miracolo solo per i tifosi. Guarda caso adesso però che abbiamo dimostrato di aver lavorato molto bene e ritrovandoci alle finali scudetto più di qualcuno prova a rientrare dalla finestra.
La Ternana con un piede e mezzo in C? Speriamo si salvi, ma bisogna riprogrammare il futuro, farlo seriamente e di corsa, ci vuole gente che sa fare calcio come per il femminile ci vuole chi sa fare femminile, non si può pretendere di improvvisare o reinventarsi ogni anno e ottenere pure risultati.
Abbiamo bisogno di programmare senza approssimazione, la struttura in primis, poi investimenti seri non perditempo che promettono e poi non hanno le risorse. L’ho detto in tutte le salse? Senza Di Vittorio in gestione, Terni perderà non solo la Serie B, ma anche la Serie A Femminile.
È ora di svegliarsi, senza filosofie e perdite di tempo. Ho fatto una tavola rotonda anche con la Divisione della LND, per il Pala Di Vittorio sono pronti subito almeno 500 mila euro per la ristrutturazione, siamo anche pronti con il centro sportivo al Sabotino, ma se non c’è la volontà politica non si può fare nulla. Melasecche era al Di Vittorio sabato e gli ho spiegato il tutto, se non era per lui avremo giocato a Rieti. Pensate i danni, stupidamente, che si fanno in questa città.”
Poi il Presidente vira sugli aspetti sportivi e della squadra:
“Renata? Damiano è il top dei direttori sportivi nel femminile, eppure c’è anche chi ha avuto il coraggio di emarginarlo o fargli la guerra questa estate e adesso invece rimane con un pugno di mosche in mano e qualche multa da pagare. Certo è la giocatrice più forte al mondo, c’è gente che si venderebbe casa e Ferrari per averla.
Lei vuole rimanere a Terni, ma come me vuole garanzie non promesse che poi non vengono mai mantenute. È ora che più di qualcuno si svegli. Ai tifosi e alla piccola imprenditoria della città dico grazie, perché sono gli unici che si danno da fare veramente. Abbiamo una realtà fatta di famiglie con tanta gente e rappresentiamo più che mai lo sport di questa città a livello nazionale e internazionale.
Questo per me conta molto, ma adesso serve il cambio di marcia per iniziare a programmare.”
Foto: Pagliaricci ©