Il capogruppo Lega in Regione Umbria, Emanuele Fiorini, congiuntamente al consigliere comunale Lega di Amelia, Massimiliano Galli, hanno raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini dell’amerino: “A quanto ci risulta – spiegano – la Comaschi ha espletato in tale servizio la propria attività lavorativa per 15 anni, distinguendosi per la propria professionalità, diligenza e scrupolo nel lavoro, doti per le quali è stimata dai cittadini di Amelia. La Comaschi svolgeva un ruolo di rilievo nell’ambito del Progetto Sprar ed era presente nelle Dichiarazioni di cofinanziamento spedite al Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e per Rifugiati di Roma dove appare come operatrice sociale nel Progetto Sprar Ordinari per 56 ore al mese nel 2015, 92 ore al mese nel 2016, 80 ore al mese nel 2017.
Ebbene, da quanto abbiamo appreso, di recente la Comaschi è stata trasferita presso l’Ufficio di stato civile di Narni, suscitando preoccupazione e non poche perplessità tra i cittadini che hanno perso una lavoratrice di alta professionalità nonché un importante punto di riferimento. C’è da sottolineare, inoltre, il fatto che la donna sia stata trasferita in un ufficio che nulla ha a
che vedere con la sua storia professionale e con la competenza maturata in 15 anni di lavoro.
Secondo la giurisprudenza – proseguono Fiorini e Galli – lo ius variandi del datore di lavoro, incontra un limite nella necessità di salvaguardare la dignità del lavoratore e di proteggere il complesso di relazioni interpersonali ed affettive che lo legano ad un determinato complesso produttivo, esigenze ravvisabili anche laddove lo spostamento dovesse avvenire in un ambito territoriale ristretto.
Inoltre dato che le pubbliche amministrazioni assumono ogni determinazione al fine di assicurare la rispondenza dell’azione amministrativa all’interesse pubblico, risulta poco chiaro quale sia il
motivo di interesse pubblico che si è inteso massimizzare mediante il trasferimento della Comaschi”.
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