buffetti
buffetti
cottorella
LUMINAE
tecno adsl
Italia Life

Parrano Feudo 900, iniziative con scuole alto orvietano a La Badia di Ficulle

Sarà un incontro in un luogo storico, quello organizzato per il 4 maggio con le scuole nell’ambito delle iniziative per Parrano Feudo 900. Alle 10 infatti gli studenti dell’alto orvietano si ritroveranno a La Badia di Ficulle. Lo rende noto il sindaco, Valentino Filippetti, il quale ricorda che ”in quel luogo nel 1118 Guglielmo, vescovo di Orvieto, concesse i diritti feudali sul Castello di Parrano a Bernardo figlio di Bulgarello”. Il geografo Silvio Manglaviti, i docenti dell’Istituto comprensivo Alto Orvietano e il Gruppo Storia di Ficulle si intratterranno con gli studenti delle scuole sul periodo storico di riferimento.

Parrano feudo 900 è un programma di iniziative per festeggiare i 900 anni dalla costituzione del Feudo di Parrano con il Conte Bulgarello. Successivamente i Conti di Parrano confluirono nei Conti di Marsciano. In questo modo furono riuniti i rami “di Parrano”, “di Montegiove” e “di Migliano”, predicati originati da quelli che furono i più importanti feudi familiari. La prima iniziativa si è tenuta il 22 aprile alla chiesa di San Giovenale ad Orvieto con un concerto del Coro della cattedrale di Orvieto che ha cantato le Laudi Umbre.

Prossimi appuntamenti Il 12 maggio alle 17 quando si terrà un convegno su Antonio da Migliano proprio in questa splendida località del Comune di Marsciano. Il 10 giugno la visita al Castello di Montegiove. Il programma si chiuderà a Parrano dal 6 all’8 luglio con la Festa Medievale.

L’abbazia di San Nicolò alla Badia  – Immersa nei boschi di un ambiente affascinante e selvaggio, fu costruita nel 1007 e riordinata da San Romualdo. Qui fu rinvenuto un capitello in marmo bianco con lo stemma della congregazione dei Camaldolesi. Nel 1118 il monastero entra in possesso della famiglia dei Bulgari, conti di Marsciano e proprietari del Castello di Parrano.

È citata nel catasto del 1292 come Villa Abbatie Montis Orvietani, all’interno del piviere di Ficulle, con riferimento alla abbazia che successivamente diede il nome ad una villa. A quella data (secondo il Pardi) rappresentava la comunità religiosa che nel territorio Orvietano disponeva dei maggiori possedimenti. Nell’Abbazia di S. Niccolò, nei primi anni del XII secolo rivesti l’abito monacale il Magister Gratiano, il monaco camaldolese, illustre giurista e fondatore del diritto canonico, nato a Ficulle in località Carraia. Nel “De viris illustribus” di Giovanni Colonna del 1335 si legge: “Gratianus monachus Abbatiae Montis Orbetani dioecesis Urbevetanae ex oppido Carraia prope Ficulas homo studiosissimus fuit“. Tra le tante citazioni, una delle ultime più autorevoli è quella di Giovanni Paolo II che, in occasione della presentazione ufficiale del “Nuovo Codice di Diritto Canonico” ebbe a dire:
“A questo riguardo mi sia consentito, fra le tante figure di canonisti e giuristi, meritatamente famosi, nominare almeno il monaco Graziano, l’autore del “Decretum” (“Concordia discordantiumcanonum”), che Dante colloca nel quarto suo cielo, tra gli spiriti sapienti, in compagnia di sant’Alberto Magno, di san Tommaso d’Aquino e di Pietro Lombardo, esaltandolo perchè “l’uno e l’altro foro / aiutòsì che piace in paradiso” (Dante Alighieri, La Divina Commedia, “Paradiso” X, 104-105)”.
Per secoli questo luogo fu protagonista delle aspre lotte fra i conti di Marsciano, feudatari di Parrano, che lo trasformarono in un vero e proprio fortilizio, e i Monaldeschi della Vipera, signori di Ficulle e del castello della Sala, che, vi posero assedio e lo conquistarono intorno alla metà del XIV secolo.

Foto: TerniLife ©

Print Friendly, PDF & Email