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Oltre 2mila le persone sostenute dalla San Vincenzo de’ Paoli | Bilancio 2017

Presentato ieri, nella parrocchia di Santa Maria Regina di Terni, il bilancio dell’attività svolta dalla società San Vincenzo de’ Paoli. Presente all’appuntamento il vescovo Giuseppe Piemontese che ha ringraziato l’associazione per il servizio svolto e li ha incoraggiati a proseguire la loro opera con dedizione e cura amorevole verso i più bisognosi; in particolare ha elogiato l’Emporio Bimbi, “una realtà al servizio dei più piccoli di cui c’è veramente necessità in diocesi”.

Nel corso dell’assemblea è stato presentato il bilancio del servizio offerto dalle varie parrocchie dove la San Vincenzo opera, curato dal vicepresidente uscente Roberto Reale, e sono state condivise le esperienze alla luce delle nuove forme di povertà che interessano il territorio, alle quali si cerca di dare risposte adeguate e efficaci secondo lo stile della prossimità e amicizia proprio della San Vincenzo.

Presentato il nuovo presidente del consiglio centrale, Alessandra Rossi, e il consiglio direttivo composto da: Marcello Petrini vicepresidente, Giancarlo Felicetti tesoriere, Patrizia Trippa segretaria e dai membri di presidenza Roberto Reale, Federica Inches, Orlando Ungari.

«L’impegno per i prossimi tre anni sarà volto alla promozione del nostro carisma – ha detto  la neo presidente Alessandra Rossi – nelle comunità cattoliche giovanili e non, perché solo attraverso i giovani sarà possibile realizzare il rinnovamento che gran parte di noi auspicano. In fondo la Società San Vincenzo de’ Paoli è stata fondata da un Federico Ozanam ventenne studente universitario con i suoi amici.

Richiederò pertanto a tutti i vincenziani di impegnarsi nell’accoglienza e nell’ascolto non solo dei bisognosi ma dei giovani aspiranti volontari, nella consapevolezza che in essi ci siano buone capacità di rinnovamento, attraverso la fantasia con la quale potrebbero avvicinare le persone disagiate, soprattutto i loro coetanei che spesso vivono nel degrado sociale e nella povertà esistenziale, con mancanza di valori e di stimoli, anche con l’utilizzo della tecnologia, che renderà la nostra associazione al passo con i tempi».

E poi l’impegno a collaborare con le varie realtà caritative della Diocesi, come Caritas o con l’Azione Cattolica con cui è stato avviato un progetto di formazione e servizio condiviso.

Aiuti – Nel 2017 la San Vincenzo ha aiutato 2166 persone, di cui 412 minori. Continua, seppur in maniera ridotta, il trend negativo iniziato da due anni: gli assistiti risultano diminuiti rispetto a quelli dell’anno precedente perché continua a diminuire la capacità di dare risposte efficaci a tutti, perché le condizioni delle famiglie aiutate si sono aggravate e necessitano di maggiore impegno sia economico che di sostegno morale. Rispetto al 2016 sono state aiutate 134 persone in meno.

E’ stato fatto un migliore monitoraggio e selezione dei casi seguiti e un buon lavoro di rete, ma per poter dare risposte a tutti e in maniera più efficace occorre, sia una maggiore disponibilità di volontari che si dedichino a loro in maniera continuativa,  ma soprattutto di mezzi economici.

Del totale delle persone aiutate 49% sono italiani, 18% comunitari e 33% extracomunitari. Continuano ad aumentare le famiglie italiane aiutate soprattutto con il sostegno morale e spirituale perché la povertà sicuramente pesa più a chi la vive come una nuova situazione, a chi un tempo aveva risorse anche per aiutare le persone più bisognose. Sono evidenti le situazioni delle tante giovani famiglie che vivono una nuova e inaspettata fase di vita che era stata progettata con l’entusiasmo di chi pensa di avere la certezza del lavoro.  Altre giovani famiglie, con figli piccoli, appaiono ormai completamente rassegnate e prive di stimoli. Come lo scorso anno prosegue il trend delle famiglie straniere, soprattutto comunitarie, che sono state costrette a lasciare la città a causa del perdurare della mancanza di lavoro e si sono trasferite al nord Italia o in altri Paesi Europei.

Sono stati distribuiti aiuti economici per circa 123.000 euro, il 15% in meno dello scorso anno; 105.000 kg di alimenti ricevuti gratuitamente e beni non alimentari donati il cui valore può essere quantificato in 134.650 euro. La maggior parte degli interventi sono stati resi possibili grazie al contributo della Fondazione Carit che, come ogni anno, ha finanziato il progetto, ancora in corso, “Famiglia e dignità”. Tale progetto si concretizza nel sostenere le famiglie al fine di alleviare gli aspetti più critici della loro gestione ed a incentivare gli studi per evitare la dispersione scolastica, ovvero: per l’abitazione pagamento di affitti, spese condominiali e utenze (luce, acqua e gas); per l’alimentazione la distribuzione di circa 12000 pacchi composti da generi alimentari e prodotti per l’igiene persona e della casa; per la scuola il pagamento di testi, materiali scolastici e spese per il servizio di trasporto e mensa

La casa di Federico – E’ una casa ideale a cui fanno riferimento tutte le persone che vivono in strada. Nell’attività del giro notturno di assistenza ai senzatetto, che coinvolge nei tre giorni di uscita serale 14 volontari, sono stati distribuiti: sacchi a pelo, coperte, calzature e vestiario, corredi per il ricovero in ospedale, 1380 sacchetti con prodotti per l’igiene personale generi alimentari. Inoltre sono stati assistiti in ospedale persone sole ricoverate e provveduto a sostenere spese per medicinali e visite mediche e sostenuto spese di viaggio per le persone che hanno lasciato la città e fornito piccoli aiuti economici nei casi di estrema necessità.

La maggior parte delle persone vivono soprattutto in strada ma hanno un posto dove dormire magari per un tempo limitato, perché ospiti di qualcuno o della Caritas o di parrocchie, si fanno trovare alla stazione soprattutto per parlare. Nel 2017 sono state 45 diverse persone che hanno avuto incontri con i volontaria della San Vincenzo, il 12% in meno rispetto lo scorso anno.

Di questo totale: 11 donne e 35 uomini, 38 italiani, 6 comunitari e 2 extracomunitari, diminuiti fortemente gli stranieri. Il progetto ha avuto un costo di 6046 euro. E’ continuata anche quest’anno la collaborazione con il Comune e le altre associazioni nel progetto Notti Sicure che prevede un letto in appartamento nei due mesi più freddi dell’anno.

«Auspichiamo che la nuova amministrazione possa essere sensibile a questo problema che a Terni è di dimensioni così modeste da poter essere risolto con un minimo impegno e sarebbe ancora più facilmente attuabile in un progetto condiviso da più soggetti».

Emporio Bimbi – Risultati positivi per lo spazio dedicati ai bambini che fornisce tutti quei beni essenziali che spesso mancano nelle case: dagli alimentari ai pannolini ai prodotti per l’igiene personale, al materiale scolastico, abbigliamento, giocattoli e attrezzature per la prima infanzia. Circa 180 famiglie hanno avuto aiuto. I bambini di età 0-12 anni che hanno usufruito dei servizi e beni sono in tutto 300, (157 maschi e 143 femmine) di 31 nazionalità diverse

Sono stati distribuiti 160 zaini, 119 astucci completi,1045 quaderni, 423 confezioni di  pastelli,  3990 vestiti, 645 scarpe,1851 varie di abbigliamento e corredo ed anche passeggini, culle etc). 2620 giocattoli e 786 libri

Per l’igiene personale 1281 pannolini, 3981 pezzi tra bagnoschiuma, creme. E ancora  2037 omogeneizzati, 1098 tra nutella, miele marmellate, 6702 varie (latte biscotti merendine etc).

Oltre 80 famiglie ed esercizi commerciali e scuole hanno donato beni da distribuire all’emporio sia nuovi che usati. I negozi di Acqua & Sapone hanno concesso raccolte tra i loro clienti così come la Conad Arca di Cardeto. La Cosp Tecno Service ha fatto una cospicua donazione di generi per la distribuzione. L’Officina del Giocattolo ha fornito i giocattoli per il Natale. Il Liceo Classico Tacito, l’Artistico  Sangallo e le Scuole Medie Da Vinci e Nucola stanno organizzando raccolte tra gli studenti. Prezioso contributo della Fondazione Carit che ha devoluto il suo 5X1000 e € 5.000 dal Bando 6/2017. La federazione Nazionale San Vincenzo ha elargito € 10.000 attraverso il Bando “Vincenziani per la Comunità” che ha permesso di ampliare l’offerta di laboratori didattici e di realizzare un evento di promozione dell’attività.

Sono state inoltre realizzate feste di compleanno, festa della Befana, vendite di beneficenza anche a sostegno dei terremotati, festa di carnevale, festa al Mc Donald’s per la chiusura anno scolastico, visita del Presidente Nazionale. Una delle iniziative che ha avuto maggiore attenzione è stata “Un pediatra per amico” incontro settimanale con il dottor Fornaci, già primario del reparto di pediatria del reparto Santa Maria di Terni. Il lunedì dalle 17 alle 18 il dottore è disponibile presso l’Emporio Bimbi per una consulenza gratuita.

E ancora i laboratori di animazione musicale con canti per bambini, giochi ritmici e ascolto di brani musicali; di narrazione, movimento, arte e manipolazione; di educazione affettiva, occasione per conoscere, gestire e liberare le proprie emozioni e riflettere sulle modalità di relazionarsi con i singoli e nei gruppi attraverso l’arte; di gioco danza, il laboratorio teatrale, di lingua inglese che coinvolge contemporaneamente mamme, bambini, insegnanti e volontari e in via di realizzazione il corso di italiano per le mamme.

VOLONTARI: Sono 108 tra soci e volontari esterni, due terzi sono donne. Rispetto all’anno scorso, è diminuita la percentuale di vincenziani oltre i 65 anni di età, certamente grazie all’apertura dell’Emporio Bimbi nel quale prestano la loro opera persone relativamente giovani. Il problema dell’inserimento dei giovani è visto come prioritario dalla maggior parte delle conferenze: si auspica che il nuovo Consiglio utilizzi il prossimo anno per iniziative volte a far avvicinare al carisma vincenziano i giovani al di sotto dei 30 anni.

CONFERENZE: Sono 14, come nello scorso anno con 2 modifiche: il 2017 ha vissuto purtroppo la chiusura della conferenza di Amelia “Maria SS. Assunta” e realizzato la nascita della nuova Conferenza “Maria Regina della Pace” con il compito esclusivo di gestire l’Emporio Bimbi, il progetto “La casa di Federico- assistenza ai senzatetto” e i grandi eventi volti all’inclusione sociale. Per quanto riguarda le altre conferenze,12 svolgono attività nei loro territori parrocchiali, ed una, la Madre Teresa di Calcutta, gestisce il Centro di Ascolto aperto tutti i giorni presso la sede centrale in via Aminale 45 e fornisce assistenza ai poveri del territorio diocesano dove non è insediata una Conferenza.

PERSONE ASSISTITE: In tutto 2.166, 774 famiglie, di questi 412 sono minori. Continua, seppur in maniera ridotta, il trend negativo iniziato da due anni: gli assistiti risultano diminuiti rispetto a quelli dell’anno precedente, perché continua a diminuire la nostra capacità di dare risposte efficaci a tutti, aggravata anche dall’esigenza del Banco alimentare di fornire gli alimenti Agea-Fead a nuclei familiari che presentino un reddito Isee inferiori a 3000 €: il numero esiguo dei volontari esige sforzi maggiori nell’entrare in confidenza con tutti coloro i quali si rivolgono a noi. Rispetto al 2016 abbiamo aiutato 134 persone in meno.

E’ da riconoscere che abbiamo fatto un migliore monitoraggio e selezione dei casi seguiti e un buon lavoro di rete, ma per poter dare risposte a tutti e in maniera più efficace occorre sia una maggiore disponibilità di volontari che si dedichino a loro in maniera continuativa ma soprattutto di mezzi economici. Anche tra gli assistiti italiani ci sono quelli nati già in uno stato di povertà, che con gli anni si è cronicizzato, divenendo anche povertà spirituali e culturali, degrado dello stile di vita, situazioni di non ritorno.

Ma queste situazioni, che quindici anni fa potevano essere le prevalenti, ora sono le marginali. Ora sono evidenti le situazioni delle tante giovani famiglie che magari al primo approccio ostentano una fuorviante arroganza per l’orgoglio di non palesare lo stato di bisogno che si sta vivendo come nuova e inaspettata fase di una vita che era stata progettata con l’entusiasmo di chi pensa di avere la certezza del lavoro.  Altre giovani famiglie, con figli piccoli, ci appaiono ormai completamente rassegnate e prive di stimoli. Come lo scorso anno notiamo che famiglie straniere, soprattutto comunitarie, ormai integrate nella nostra comunità sono state costrette a lasciare la città a causa del perdurare della mancanza di lavoro e si sono trasferite al nord Italia o in altri Paesi Europei.

Foto: diocesi Terni ©

 

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