Voto unanime dell’Aula di Palazzo Cesaroni su una mozione unitaria che impegna la Giunta regionale ad intervenire per la riapertura della Strada statale 79 bis Terni-Rieti. L’atto, firmato da tutti i capigruppo componenti della Seconda Commissione: Gianfranco Chiacchieroni (Pd), Andrea Liberati (M5S), Emanuele Fiorini (Lega), Silvano Rometti (SeR), Sergio De Vincenzi (Misto-Umbria Next), Marco Squarta (FdI), chiede all’Esecutivo di Palazzo Donini di “interessare urgentemente il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed Anas per l’invio immediato di una task force operativa tale da accertare tempestivamente il grado di resistenza strutturale delle opere in questione, chiarendo definitivamente le ragioni della chiusura, mettendo subito in sicurezza quel che fosse necessario per riaprire senza indugi la Terni-Rieti, prima di cagionare alla città, all’Umbria e alla nostra economia danni non più sostenibili”.
La galleria Valnerina sulla Rieti-Terni è chiusa dal 9 febbraio e le ripercussioni su Marmore e dentro la città sono importanti in termini di traffico, senza contare i tempi di percorrenza tra i due capoluoghi, aumentati sensibilmente (leggi). Ed è su questo tema che i consiglieri regionali umbri si battono.
È stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, tra i promotori dell’atto in Commissione, ad illustrare il documento, ricordando che “lo scorso 20 dicembre l’Anas chiudeva provvisoriamente lo svincolo di Terni est della predetta strada che tutt’ora perdura. Lo scorso 9 febbraio l’Anas ha chiuso provvisoriamente anche la galleria Valnerina della medesima strada, bloccata da due mesi. E sembra che la Terni-Rieti – ha rimarcato Liberati – per bocca di Anas rischierebbe di restare chiusa fino all’estate”.
Liberati, nell’evidenziare che “pur dopo mesi, le cause ufficiali della chiusura dell’infrastruttura non emergono ancora”, ha sottolineato come tali circostanze “comportano un corrispondente incremento del carico dei veicoli e soprattutto di Tir sul vecchio itinerario, con ulteriori flussi di traffico pesante sia nel centro urbano di Terni che in frazioni ad alta attrattività turistica quali Marmore, con ricadute negative sulla qualità della vita dei residenti e dei lavoratori, con evidente pregiudizio per la stessa sicurezza stradale. Per questo – ha concluso Liberati – è assolutamente urgente riaprire queste arterie anche in considerazione che lo svincolo Terni-est serve non solo una parte rilevante della città, ma anche l’area siderurgica, con numerosi Tir che, nell’attesa dell’attivazione della Piastra logistica tagliano quotidianamente l’abitato per raggiungere la TK-Ast.
Al vaglio, per cercare di alleggerire il traffico nei centri abitati, ci sarebbe l’opzione di apertura al traffico del tunnel di emergenza, “Cor delle Fosse” e della relativa discenderia, che permetterebbe di bypassare la seconda parte del tunnel Valnerina. È qui, infatti, che sarebbe presente un tirante (tra i tantissimi nella parte superiore del tunnel) oggetto di attenzione e che ha portato Anas alla chiusura dell’infrastruttura. L’idea di utilizzare una parte della galleria “almeno a senso unico” ha detto sempre Liberati, insieme a questo bypass, è chiaramente dipendente dall’integrità degli altri tiranti e del calcestruzzo della restante parte di galleria, ancora al vaglio di Anas. Si tratta, dunque, ancora di una proposta, che però potrebbe esser presa in considerazione per cercare di alleggerire il traffico in città e a Marmore, oltre che accorciare i tempi per i pendolari e non solo.
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