(da comunicato della PolFer) Venerdì, in tarda mattinata, sull’autobus della tratta urbana tra l’ospedale Santa Maria e piazza Dante, è scoppiata un’accesa discussione tra due ternani, noti alle Forze dell’Ordine per vicende legate all’assunzione di stupefacenti ed un ventenne di origini marocchine, ma nato e residente a Terni, anch’egli conosciuto alla Polizia per reati contro il patrimonio. In breve sono iniziati a volare insulti e minacce e persino qualche spintone.
Nel frattempo il mezzo pubblico è giunto al capolinea ed il conducente, preoccupato per l’inasprirsi degli animi, ha invitato i tre a scendere. Gli uomini della Polizia Ferroviaria, che stavano svolgendo il consueto servizio di vigilanza nella Stazione Ferroviaria, sono intervenuti tempestivamente, separando i contendenti e ponendo fine alla discussione prima che potesse degenerare.
Negli uffici della PolFer, subito dopo, è stata chiarita la vicenda: il giovane marocchino stava tentando di vendere agli altri viaggiatori uno smartphone seminuovo, del valore di circa 300 euro. Gli altri due, però, si dicevano certi che l’apparecchio fosse di proprietà di un loro amico, ricoverato nell’ospedale di Terni, il quale ne aveva subito il furto pochi giorni prima. Il derubato, subito rintracciato, è risultato ancora in possesso della confezione del telefono e dello scontrino d’acquisto. L’apparecchio gli era stato sottratto alcuni giorni prima, da ignoti, mentre era immobilizzato nel letto d’ospedale.
Mentre il malcapitato è rientrato in possesso dello smartphone, il magrebino, vistosi scoperto, si è ribellato agli agenti e ha provato di darsi alla fuga, subito bloccato e posto in condizioni da non nuocere. Dovrà rispondere di ricettazione, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.
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