L’ex decreto legislativo 231 del 2001, che prevede la responsabilità delle aziende per reati commessi da amministratori, dirigenti o dipendenti nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso, ha introdotto anche l’istituto del Modello organizzativo, un insieme di regole e procedure che un ente può adottare al suo interno per evitare che si commettano reati. Un modello previsto già 17 anni fa e che le imprese, fino a tempi recenti, facevano fatica ad adottare, ma di cui adesso, invece, se ne comprende sempre più l’importanza. Proprio per questo, giovedì 22 marzo, i giovani commercialisti e avvocati ternani e i giovani imprenditori umbri hanno insieme organizzato una giornata di studio sul tema per analizzare la tematica e le opportunità che si aprono per imprese e professionisti. L’iniziativa, che si è tenuta all’hotel Valentino di Terni, ha visto l’intervento di esperti del settore e la partecipazione di circa 180 tra commercialisti, avvocati e imprenditori.
“Questo convegno – ha commentato Stefano Stellati, presidente dell’Unione giovani dottori commercialisti di Terni – è un altro importante tassello della nostra offerta formativa e rafforza la già così proficua sinergia con i giovani avvocati. Spero, inoltre, che questo evento apra a future collaborazioni con i giovani di Confindustria. Affrontando argomenti che a prima vista possono anche sembrare molto specifici, offriamo ai giovani professionisti la possibilità di approcciarsi a nuovi mercati e di sostenere le imprese”. “Commercialisti e avvocati – ha spiegato Sonia Mazzucco, vicepresidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) – possono occuparsi della redazione di modelli organizzativi o avere ruoli di controllo nell’organismo di vigilanza. Ciò significa opportunità di lavoro per i giovani professionisti, ma anche la possibilità per gli imprenditori di andare incontro a una normativa che ha l’obiettivo di gestire al meglio il proprio business e, allo stesso tempo, tutelarsi dalla possibilità di commettere reati”. Reati sanzionati, appunto, dall’ex decreto legislativo 231 del 2001 e che, nella fattispecie, possono essere relativi alla sicurezza dei lavoratori, di tipo ambientale, societari (false comunicazioni sociali, indebita restituzione dei conferimenti) o nei confronti della pubblica amministrazione (truffa e corruzione).
“Le imprese – ha dichiarato Ilaria Caporali, presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Umbria – sono oggi pronte ad adottare modelli organizzativi con una duplice finalità: per differenziarsi rispetto ai propri competitor, ma anche per monitorare al meglio i flussi di comunicazione e le procedure nei confronti della pubblica amministrazione, elemento che rappresenta un punto di forza nelle trattative commerciali. Ben vengano quindi simili iniziative e collaborazioni”. “Siamo molto soddisfatti di questa sinergia finalizzata a organizzare eventi formativi e ad affrontare argomenti di stretta attualità – ha sottolineato Marco Gabriele, presidente dell’Associazione italiana giovani avvocati di Terni –. La disciplina che trattiamo oggi ci interessa tutti perché compito dei professionisti è quello di accompagnare le aziende nel dotarsi di modelli organizzativi che le tutelino da eventuali contestazioni”.
L’evento ha avuto il patrocinio dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili e dell’Ordine degli avvocati di Terni e dell’Ungdcec.
Foto: TerniLife ©