“Il tema dell’irrobustimento del sistema delle imprese, e della conseguente necessità di creare lavoro, è centrale per il Paese, ma anche per l’Umbria, ed in maniera sostanziale”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione della riunione del “tavolo generale” tra tutti i soggetti della concertazione socio economica ed istituzionale, svoltasi ieri a Perugia, a Palazzo Donini, e convocato per individuare le prime linee guida relative al Quadro strategico economico e sociale per una nuova fase di sviluppo dell’Umbria. Incontro al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle parti sociali e delle altre istituzioni locali, anche tutti i membri della Giunta regionale.
“Non possiamo immaginare una prospettiva di lavoro – ha aggiunto la presidente -, e di qualità del lavoro, se non attraverso un ‘patto’ con il sistema delle imprese, le parti sociali e le istituzioni territoriali. Dobbiamo innanzitutto supportare il sistema delle imprese, soprattutto in direzione delle strategie legate all’export, all’internazionalizzazione ed alla formazione. Con tutti i soggetti impegnati nella concertazione vorremmo anche condividere una strategia su come utilizzare, in maniera più proficua, tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, sia di carattere regionale, che nazionale e comunitario. Questo ‘tavolo’, dunque, prova a mettere insieme tutti i soggetti della società regionale affinché ciascuno possa fare la propria parte – ha concluso Marini -, nell’interesse della crescita e dello sviluppo dell’Umbria”.
L’incontro è stato introdotto dall’intervento del vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, per il quale “dopo il pesante decennio della crisi economica, cui in Umbria si sono aggiunti gli effetti del sisma del 2016, è giunto il momento di fare il punto insieme a tutte le parti sociali e svolgere una analisi condivisa sia della situazione economica, sia soprattutto in riferimento alle strategie per lo sviluppo e la crescita. Insieme dobbiamo disegnare un nuovo orizzonte di sviluppo, mettendo al centro due fattori centrali e primari: il lavoro e la coesione sociale”. Lo stesso vice presidente Paparelli ha illustrato nel corso dell’incontro il percorso che la Giunta regionale ha proposto a tutti i soggetti della concertazione che prevede di affiancare al “tavolo generale” quello di tre gruppi di lavoro dedicati rispettivamente ai temi del lavoro, dell’inclusione sociale e welfare e dell’agricoltura.
Tutti i soggetti intervenuti hanno manifestato ampia condivisione sia del percorso ipotizzato, sia dei tempi ristretti per giungere ad una proposta condivisa di una nuova strategia per lo sviluppo economico della regione.
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