(da comunicato della Polizia) L’arresto di ieri in tarda mattinata è solo il primo dei vari sviluppi della vasta operazione antidroga della Polizia di Stato dell’8 marzo, denominata Montana.
Mentre era in corso la conferenza stampa alla presenza, oltre che del Questore Antonino Messineo, del Procuratore della Repubblica Alberto Liguori, del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini Marco Stramaglia e del dirigente della Squadra Mobile ternana che le ha dirette, Davide Caldarozzi, erano in corso delle perquisizioni anche in provincia di Roma e un’operazione in particolare si è rivelata molto fruttuosa.
Uno dei destinatari di un ordine di arresto ai domiciliari, un cittadino albanese di 45 anni – P. E. – senza fissa dimora in Italia, è stato rintracciato dagli investigatori delle squadre mobili ternana e romana in un bar di Acilia. Alla Polizia di Stato che lo ha fermato, l’uomo ha detto di non avere una casa, ma grazie ad una felice intuizione, gli agenti sono risaliti alla sua compagna e di conseguenza al suo indirizzo.
In casa, è stato trovato un chilo di cocaina con un’altissima percentuale di principio attivo, suddivisa in pacchetti da 100 grammi ciascuno. L’albanese è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio e sarà giudicato per direttissima dal Giudice Unico del tribunale di Roma in data odierna.
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