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Il segretario della Uil Gino Venturi, durante il Congresso provinciale di Uil Pensionati, ha evidenziato che da Terni portano via i centri direzionali pubblici ed associativi ma lasciano invece l’odiosa “tassa Tevere-Nera”.
“Proprio in queste settimane – parla Venturi – stanno arrivando a oltre 90.000 tra cittadini ed imprese le cartelle 2017 con cui viene richiesto nuovamente il pagamento del contributo di bonifica. Una tassa aggiuntiva che sono costretti a pagare, a parità di condizioni, solo gli umbri che abitano a Foligno, Spoleto, Terni. Per la precisione il contributo per il territorio del Comune di Terni e Narni Scalo riguarda terreni e case, mentre per il restante territorio provinciale solo terreni. Naturalmente invece a Perugia nessuno paga questo contributo e tutti gli interventi di tutela idrogeologica vengono sostenuti dalla fiscalità generale e cioè da tutti i cittadini dell’Umbria. La solita logica dei due pesi e due misure. Così, e lo riteniamo profondamente iniquo e penalizzante per il territorio, ogni anno cittadini ed imprese del ternano pagano in più oltre 2 milioni di euro per una tassa che a Perugia non si paga. Le battaglie degli anni passati fatte da migliaia di cittadini e dal Comitato no Tassa non hanno purtroppo dato risultati per colpa di una politica sorda rispetto alle legittime richieste di una parte rilevante del territorio umbro. Nessuno però si illuda – conclude Venturi – la Uil – non si rassegna ed è pronta a riprendere la battaglia contro questa ingiustizia e a difesa degli interessi di Terni“.
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