Come anticipato alle 7.30 da TerniLife (leggi), Hanno confermato il quadro emerso nelle prime fasi dello spoglio i risultati definitivi per i collegi uninominali di Camera e Senato in Umbria, andati tutti ai candidati del centro destra. E’ quanto emerge dai dati del Viminale. Per la Camera sono stati eletti Emanuele Prisco, FdI, a Perugia con il 35,4% dei consensi (precedendo Giacomo Leonelli, Pd, fermatosi al 30,2%), Riccardo Augusto Marchetti, Lega, a Foligno, 37,4% dei voti (seguito da Gino Proietti di Manici, M5S, 28,6, e dall’ex sottosegretario Gianpiero Bocci, Pd, 27%), e Raffaele Nevi, FI, a Terni, 37,4% (poi Lucio Riccetti, M5S, 28,3, e l’ex ministro Cesare Damiano, Pd, 25,4). Al Senato nel collegio di Perugia eletto Franco Zaffini, FdI, 36,1%, che ha battuto il parlamentare uscente Giampiero Giulietti, Pd, 29,8, e in quello di Terni Donatella Tesei, indipendente in quota Lega, 38,5%, la quale ha superato Marco Moroni, M5S, 28%, e Simonetta Mignozzetti, Pd, 25,7%.
“Bisogna avere l’onesta intellettuale di riconoscere quando c’è una sconfitta, una sconfitta grave”: così Cesare Damiano, il candidato del centrosinistra alla Camera nel collegio uninominale Umbria 3 Terni, terzo con il 25,5% dei voti, dietro a Raffaele Nevi di FI e Lucio Riccetti, M5S. In merito ai risultati del Pd, Damiano parla di “una vera e propria debacle”. “Che – spiega – ci costringerà a fare una riflessione profonda”. A compierla, sempre a detta di Damiano, devono essere innanzitutto “i vertici del partito” nazionale. “Questo – conclude il candidato del centrosinistra – è un ulteriore trauma, dopo quello del referendum, che ha bisogno di un cambio di rotta da parte di tutti”.
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