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Borse lavoro per tre detenuti. In campo l’associazione Ora d’Aria di Terni

Due detenuti del carcere di Terni e un altro affidato ai servizi sociale dell’Ufficio esecuzione penale esterna di Spoleto sono tornati a confrontarsi col mondo oltre le sbarre grazie ad altrettante borse lavoro promosse dall’associazione Ora d’aria nel biennio 2016/2017 e realizzate con il contributo 8×1000 della Tavola valdese.

Il progetto “Osmosi – Rompere l’isolamento dal carcere, estendere la solidarietà” è finalizzato all’inserimento sociolavorativo di detenuti in stato di detenzione e in misura alternativa.

I destinatari sono stati tre uomini: due di loro sono stati inseriti in una cooperativa di tipo B, occupandosi di manutenzione del verde e di raccolta dei rifiuti e l’altro in un’azienda agricola.

Alle borse lavoro avviate non è seguita l’assunzione ma per i tre detenuti il tirocinio di 6 mesi è stato fondamentale per un effettivo reinserimento nel tessuto sociale e per aver avuto la possibilità di stringere legami per future collaborazioni professionali.

“Durante l’esperienza maturata nell’ambito delle realtà penitenziarie – spiegano i volontari di Ora d’Aria – abbiamo constatato l’importanza di rafforzare sempre di più quelle attività capaci di garantire un continuum tra l’interno e l’esterno della realtà carceraria. Tra gli “effetti collaterali” della detenzione la frattura dei legami personali e familiari, la perdita del lavoro, la perdita della casa, il “gap” complessivo derivante dall’assenza di collegamento con il procedere ed il progredire della realtà sociale ed economica dell’esterno”.

L’associazione Ora d’Aria, in accordo con i servizi pubblici e privati, ha messo a disposizione servizi e supporti concreti e, attraverso la rete informale costruita negli anni, ha svolto la funzione di attivatore e “garante” dei percorsi.

Foto: TerniLife ©

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