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Ambiente, parte da Terni la campagna contro le cannucce

(Repubblica) Londra chiama e Terni risponde. La città delle acciaierie si candida a diventare la prima città italiana plastic straw free. Tutto merito di un gruppo di ternani emigrati a Londra che hanno rilanciato in Italia la campagna britannica The last straw, ovvero l’ultima cannuccia.

L’obiettivo è quello di bandire le cannucce di plastica monouso, che, pur così diffuse nei locali della movida, non sono riciclabili per via delle ridotte dimensioni. “Ho letto sul quotidiano Evening Standard di questa campagna e ho preso consapevolezza della portata del problema”, racconta da Londra Christian Armadori. Insieme a Eleonora Angelelli e Antonio Metastasio, anche loro in Inghilterra per lavoro, ha pensato di esportare l’iniziativa nella sua città.

“Sappiamo che Terni ha problemi ambientali più urgenti, ma proprio da qui, per il suo forte valore simbolico, volevamo partire per coinvolgere tutta l’Italia”. E una prima risposta c’è già stata. L’appello londinese è stato raccolto dall’associazione “Terni in Action”, guidata da Cristiano Muti e Rita Burattini, impegnata a promuovere il progetto sul territorio.

Il capoluogo umbro, sede di un’acciaieria, un polo chimico e ben due inceneritori, si è così riscoperto paladino dell’ambiente. Una ventina tra pub, bar e ristoranti si sono già impegnati ad abbandonare le vecchie cannucce in plastica. Iniziando già da ora a non inserirle in ogni bevanda venduta, ma solo a richiesta del cliente. Una volta esaurite le scorte di magazzino, verranno sostituite con altre di materiale diverso a minor impatto ambientale.

Come quelle in bioplastica derivata da amido di mais, biodegradabili in 12 settimane. O le cannucce di carta, metallo, carta di bamboo. Certo più costose delle tradizionali, ma meno lesive per l’ambiente. Secondo una ricerca condotta dalla compagnia britannica Eunomia, in Italia si utilizzano ogni anno circa 2 miliardi di cannucce di plastica. Tante quante nella sola città di Londra.

Le cannucce sono al quinto posto tra i rifiuti più presenti sulle spiagge e impiegano almeno 500 anni per degradarsi. Per sostenere gli esercenti che raccoglieranno l’appello e investiranno nel cambiamento, si promuoveranno le loro attività commerciali attraverso i canali della campagna.

Ogni locale esporrà sulla propria vetrina l’adesivo “The last straw Terni prima città italiana plastic straw free”, in modo da renderlo subito riconoscibile al cliente. Il prossimo passo saranno piatti e bicchieri di plastica. “La battaglia – assicurano i giovani ternani – è appena cominciata”.

Foto: nonsprecare.it ©

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