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Didattica sospesa a Terni, ma non per tutti. Sindacati: “Incomprensibile disparità”.

Sulla sospensione odierna delle attività didattiche nelle scuole di Terni a causa dell’allerta meteo, intervengono a gran voce i sindacati a difesa di coloro che, non occupandosi di didattica, sono costretti ad andare sul posto di lavoro: i lavoratori Ata.

“A seguito dell’ordinanza di sospensione dell’attività didattica emanata dal commissario straordinario del Comune di Terni – scrive in una nota la Flc-Cgil di Terni – contestiamo tale decisione in quanto tale provvedimento non prevede la chiusura delle scuole, ma semplicemente si limita a indire un blocco dell’attività didattica, con i docenti e gli studenti che potranno restare a casa, mentre il personale Ata sarà comunque costretto a raggiungere gli istituti scolastici, spesso da fuori comune, con tutti i disagi del caso”.

“Stigmatizziamo inoltre – prosegue la nota sindacale – che tale incomprensibile disparità di trattamento riguarda il solo Comune di Terni in tutta la provincia”.

Sul discorso ‘chiusura scuole’, ben diverso dalla ‘sospensione delle attività scolastiche’, c’è stato anche l’intervento dei Cobas che rivendicano che il diritto  alla tutela della salute e della sicurezza sia uguale per tutti: insegnanti, alunni e personale Ata.

“Visto l’allarme suscitato dall’allerta meteo emanato dalla Regione dell’Umbria  – scrivono i Cobas – molti Sindaci dei Comuni dell’Umbria hanno emesso ordinanze di chiusura delle scuole, altri, tra i quali il Commissario prefettizio del Comune di Terni hanno invece ordinato la sospensione dell’attività didattica, imponendo così al personale ATA di essere presente a scuola”.

“Come è già avvenuto – continua la nota –  in occasione delle scosse sismiche dello scorso anno scolastico si assiste ad una sorta di discriminazione per i collaboratori, gli amministrativi ed i tecnici delle scuole, costretti a presidiare le scuole vuote in caso di allarme meteorologico o, fatto ancora più preoccupante, a seguito di scosse sismiche.

Se è importante in questi casi, dati anche i tragici precedenti, l’applicazione del principio di precauzione non si comprende perché questo principio non debba valere per il personale ATA, visto che se si ordina la sospensione dell’attività didattica, nelle scuole vuote deve rimanere il personale ATA nei fatti senza alcuna tutela”.

“A prescindere – spiegano i Cobas – dal fatto che stamattina la situazione meteo non è grave come  previsto, quello che la scrivente organizzazione sindacale vuole ribadire e rivendicare é l’applicazione di un principiola necessità di chiusura delle scuole per garantire la tutela della salute e della sicurezza di tutto il personale della scuola, compresi gli  ATA che, considerati come paria, negli ultimi anni stanno subendo tagli pesantissimi, un aumento inaccettabile delle mansioni e spesso non vengono neanche sostituiti in caso di malattia o assenza”

A fronte di questa situazione i Cobas hanno fatto formale richiesta al Commissario prefettizio di Terni ed ai Sindaci della provincia di Terni che, in caso di allerta meteo, di allarme sismico o di altri eventi, si deliberi la chiusura delle scuole e non la mera interruzione dell’attività didattica, per tutelare equamente studenti, docenti e il personale ATA.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

 

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