Al motto di “rispettare i ritmi circadiani”, una larga coalizione di eurodeputati – quasi tutti del Nord, Centro ed Est Europa – propone oggi al voto di Strasburgo una risoluzione comune che chiede alla Commissione Ue di “condurre una valutazione approfondita” della direttiva comunitaria sull’ora legale. Il testo, composto da un paio di paragrafi, invita inoltre Bruxelles a “formulare, se necessario, una proposta di revisione” della stessa direttiva.
L’obiettivo finale degli eurodeputati promotori dell’iniziativa, tutti membri dell’Intergruppo ‘Fine del cambio biannuale d’ora’, è abolire il cambio orario e, di fatto, di seppellire l’ora legale. Una decisione che però spetta alla Commissione Ue. “Turbare due volte all’anno l’orologio interno degli individui porta danni alla salute”, ha affermato oggi in conferenza stampa a Strasburgo l’eurodeputata verde finlandese Heidi Hautala, “la nostra richiesta è basata su decine di studi”.
In realtà non c’è ancora una bibliografia univoca sui presunti danni apportati dal cambio orario a uomini ed animali, ma già il fronte dei Paesi del Nord Europa è estremamente attivo nella campagna anti-ora legale. La ministra dei trasporti finlandese Anne Berber ha infatti chiesto a fine gennaio a Bruxelles di eliminare il cambio orario o, almeno, di lasciare libero ogni Paese di decidere il da farsi. Oggi anche il Parlamento si esprimerà, quasi sicuramente, per riaprire il dibattito, anche se senza mettere in dubbio la necessità di avere una decisione unitaria per tutta la Ue.
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