Sarà dato in gestione a privati il museo dei Cicli geologici ospitato ad Allerona. Questa la decisione del Comune che ha emanato un avviso il cui termine per la presentazione delle relative domande è stato prorogato fino alle 14 del 15 febbraio.
Oltre ad essere centro di documentazione del territorio, il museo conserva fossili di molluschi, ricci, coralli, pesci, plancton ed altro che sono le tracce dell’antico mare pliocenico.
Fra i reperti più interessanti anche gli scheletri di cetacei rinvenuti sul territorio. Lo scheletro di un primo balenide, scoperto nel settembre del 2003 nell’area di “Monte Moro”, in prossimità del fosso Rivalcale, presenta un cranio intatto e ottimamente conservato, costole di circa 2 metri, falangi ed altre parti del corpo. Si tratta, spiega l’amministrazione comunale, di un esemplare adulto, di circa 14 metri, vissuto in Umbria tra i 5 e 2 milioni di anni fa.
Il secondo balenide è stato scoperto invece, sempre nella stessa zona, nel maggio del 2007. Lo scheletro appartiene ad un giovane cetaceo con ossa cartilaginee tenere ed è stato trovato in posizione disordinata.
Inaugurato nel 2003 il museo è frutto di un progetto del Comune in collaborazione con il Cams (Centro ateneo per musei scientifici) dell’Università di Perugia e la soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria. Il suo scopo è sviluppare e implementare la ricerca sui reperti fossili, la divulgazione scientifica, la didattica e l’educazione ambientale favorendo nuove forme di ecoturismo.