Si svolgerà da giovedì 25 a domenica 28 gennaio, alla sala dell’Orologio del Caos, la rassegna cinematografica Vette in Vista, organizzata dall’associazione Stefano Zavka e dal Cai sez. di Terni, giunta ormai alla decima edizione.
Quattro giorni dedicati agli Appennini con proiezioni, conferenze, dibattiti, testimonianze e escursioni. Spazio anche alla didattica del territorio con attività riservate alle scuole sulla tutela dell’ambiente montano e la conoscenza degli antichi mestieri con proiezioni a tema e incontri con gli esperti del Tam (Tutela ambiente montano) del Club Alpino Italiano.
“Un festival – afferma l’assessore alla Cultura Tiziana De Angelis – per parlare di montagna, per parlare di benessere, per parlare di salute e di relazioni perché Vette in Vista non è soltanto montagna, è una kermesse durante la quale ci saranno una serie di attività, interventi e azioni formative”.
Il programma, illustrato nel video dalla presidente Rita Miramao, articolato in numerosi appuntamenti, prevede tra gli altri la premiazione dei vincitori della terza edizione del concorso Disegna la montagna riservato ai bambini della scuola primaria, e la presentazione, venerdì 26 gennaio alle 17, dei nuovi corsi di laurea dedicati alla montagna.
Sabato 27, alle 21.15, un momento riservato alla riflessione intorno al tema della complessità dell’alpinismo di esplorazione, disciplina sempre meno praticata. La serata è a cura di Luca Calzolari, direttore di Montagne360 e Roberto Mantovani, storico dell’alpinismo. A chiudere l’evento, domenica 28, due appuntamenti musicali: il coro Terra Majura, della sezione del Cai Terni, accompagnato da Fabio Menichini alla fisarmonica e Roberto Andreutti alle percussioni e Vette in… Musica, prima esecuzione della composizione che l’associazione Stefano Zavka ha commissionato all’istituto superiore di studi musicali G. Briccialdi, eseguita dagli allievi.
“Vette in Vista – conclude l’assessore – ha un particolare significato e un valore aggiunto, quello dell’impegno di chi ha saputo reagire agli eventi della vita, ripartendo da una drammatica esperienza, per offrirlo con passione e dedizione alla comunità, nel ricordo di Stefano Zavka. Un grazie sentito alla famiglia, aI generoso altruismo che testimoniano quotidianamente. Il desiderio di far scoprire e conoscere luoghi e possibilità aperte dai nostri territori è un obiettivo comune che l’Amministrazione cerca costantemente di perseguire. Luoghi che riconducono a una dimensione esistenziale più profonda, che invitano a una simbiosi con la natura troppo spesso estranea ed offesa”.
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