La ditta casertana Magika Service, aggiudicataria in via provvisoria della gara di affidamento del servizio di pulizie degli stabili del Comune di Terni, non effettuerà ulteriori tagli delle ore garantendo l’assunzione dei ventisei lavoratori già impegnati nei lavori di pulizia all’interno dell’ente. Questo quanto emerso nel corso dell’incontro di stamani alla Direzione provinciale del lavoro (DPL). Presenti la dirigente del Comune di Terni, Stefania Finocchio, Adriano Bartolucci della Dpl, e i sindacati (Filacms Cgil, Uiltucs Uil, Fisascat Cisl).
L’appalto semestrale prenderà il via dal 1° gennaio 2018 ma la partita rimane aperta per la mancanza di un accordo sindacale. Le sigle, infatti, reputano le ore stabilite dall’azienda insufficienti rispetto al perimetro dell’appalto.
Sul discorso interviene con una anche il Movimento 5 Stelle di Terni che parla dell'”ennesima assegnazione dell’appalto delle pulizie degli immobili comunali attraverso una metodologia rifiutata da tutto l”arco costituzionale”.
“Non solo massimo ribasso – scrive il pentastellato Thomas De Luca – ma per l’ennesima volta il bando non ha previsto l’applicazione degli strumenti di legge che permettono l’esclusione automatica delle offerte, quelle insostenibilmente più basse. Una gara un’altra volta della durata di sei mesi, l’ennesimo spezzatino giustificato con l’assenza di tempo per redigere il bando. Riprenderemo le registrazioni delle commissioni in cui il sottoscritto aveva più volte richiesto e sottolineato sin dal mese di giugno la necessità di una gara europea di durata almeno triennale. Il meccanismo è il solito: si lascia scorrere il tempo per poi arrivare a pochi giorni dalla scadenza e poi meravigliarsi che non c’è più la possibilità di fare altro.
“Il comune di Terni – continua De Luca – è in grave difficoltà finanziaria. Basta prendere la delibera del predissesto o il suo aggiornamento per vedere come per il triennio 2018-2020 siano dichiarati sotto la voce “pulizie” 500.000 euro l’anno, complessivamente 1.500.000 di euro. Che cosa impedisce quindi nelle more di un predissesto (già bocciato) di fare una gara unica triennale per le pulizie del comune di Terni? Semplice! Coprire gli altri tagli di spesa che invece non avranno luogo così come è avvenuto quest’anno”. Le rassicurazioni date ai lavoratori promettendo un aumento di ore con un appalto ammontante una cifra ancor inferiore rispetto al precedente sono a dir poco incoerenti, illogiche e inconsistenti. Nei prossimi mesi vedremo le conseguenze devastanti su dei lavoratori martoriati a cui era stata promessa direttamente dal Sindaco ben altra stabilità”.
Diversa la posizione del Partito Democratico che “auspica il proseguimento della trattativa sindacale al fine di portare a termine tutte le necessarie verifiche sulla congruità dell’appalto così come richiesto dalle sigle sindacali e come accordato dalla dirigente comunale.
L’assunzione di tutto il personale e la garanzia del monte ore minimo nel rispetto della legge, seppure con le diminuzioni di orari e salari, può segnare un primo passo in avanti, ma occorre garantire ai lavoratori le spettanze pregresse e condizioni di lavoro adeguate.
Il criterio del massimo ribasso per questo ulteriore appalto semestrale, seppur imposto dalla normativa per una durata così limitata, è una nota dolente come abbiamo più volte dichiarato. Occorre lavorare fin da ora alle procedure necessarie per l’espletamento di una gara almeno di durata triennale, in grado di dare con criteri di aggiudicazione diversi, la giusta e doverosa sicurezza al personale”.
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