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De Luca a Di Girolamo: “Sistemiamo insieme i debiti e poi dimissioni”

“Annulli subito il ricorso al fondo di rotazione, procediamo insieme al riconoscimento dei debiti fuori bilancio entro il 10 gennaio abbattendo la massa passiva, eliminando circa 3 milioni di debiti non riconoscibili, e poi rassegni le sue dimissioni irrevocabili, consegnando a questa città il diritto di rialzarsi” questo il duro attacco da parte del capogruppo M5S Terni, Thomas De Luca, al sindaco Di Girolamo .

“Quando chi non ha i requisiti per chiedere sacrifici, – scrive il pentastellato De Luca – impone ad un’intera comunità di rinunciare al proprio futuro, inchiodandola all’aumento vertiginoso della pressione fiscale ed un taglio lineare dei servizi devastante, il punto di rottura è inevitabile.

Dopo tre arresti in 7 mesi, il suo e quello dei due più importanti assessori della sua giunta, nonché decine di rinvii a giudizio, lei Signor Sindaco continua a non capire che non è la persona idonea a gestire la fase più critica della città dal dopoguerra in poi. Una carica mantenuta grazie all’impossibilità d’interdizione con una promessa clamorosamente fallita: mettere in sicurezza i conti senza aumentare le tasse. Così come avevamo profeticamente interpretato, il predissesto era intrinsecamente legato al sistema descritto nell’operazione Spada ma si è continuato a reiterare ed a procedere con le medesime condotte: questo è il quadro consegnato dalla magistratura nelle ultime avvilenti vicende”.

“A pochi giorni dal Natale – continua De Luca – è impossibile non accorgersi come, tra tutti i danni perpetrati dalla sua amministrazione, il peggiore, il più devastante, sia sicuramente quello di aver tolto ai ternani la speranza. La fiducia che le cose possono andare meglio. La paralisi, lo stallo in cui questa giunta totalmente delegittimata ha ridotto la città, ha desertificato gli animi. Ha diffuso un profondo disincanto individualista, uno scoramento che ha minato le basi identitarie della nostra comunità. Disincanto che rischia seriamente di trasformarsi in rabbia, rabbia cieca.

C’è un’intera città che non vi vuole più ma oltre l’indignazione globale, oltre la conclamata sfiducia da parte dei vostri stessi elettori, dopo le dimissioni di Andrea Cavicchioli continuate a far finta di nulla. Forse aspettate una “legnata” alle prossime elezioni politiche, forse attendete nuovi sviluppi giudiziari o forse attendete una nostra mobilitazione permanente volta a coagulare, pacificamente ma duramente, tutto il malcontento cittadino per scrivere la parola fine sulla pagina peggiore della storia repubblicana”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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