Partirà anche da Terni un autobus per portare i docenti a Roma per la manifestazione nazionale che si terrà l’8 gennaio davanti al Miur, in viale Trastevere, per contestare la sentenza del Consiglio di Stato sui precari della scuola.
“Il Consiglio di Stato, – scrivono i comitati di base scuola Terni e l’esecutivo nazionale Cobas – dopo l’udienza del 15 novembre, ha pubblicato il 21 dicembre una vergognosa sentenza contro i diplomati magistrali, che va contro tutte le precedenti sentenze che in questi anni avevano dato ragione a decine di migliaia di docenti che adesso si vedono negare persino il diritto all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento (GAE), e che vengono retrocessi a docenti di serie C.
Questa sentenza pone drammatici problemi, professionali ed umani, ai diplomati magistrali. Molti di loro hanno avuto nomine annuali dalle GAE, in diversi sono già stati immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un’interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia.
Una sentenza ingiusta, spietata e intollerabile, che gioca con la vita di decine di migliaia di lavoratori: così come è insopportabile che il MIUR e il governo non abbiano voluto risolvere un problema serissimo non solo per i lavoratori coinvolti ma per tutta la scuola italiana che di questi docenti non può assolutamente fare a meno. Guai, dunque, se ci fossero da parte del MIUR, utilizzando questa assurda sentenza, passi sciaguratamente avventati durante l’anno in corso, che dovessero far saltare la continuità didattica per migliaia di alunni e i posti di lavoro per migliaia di docenti. Se i tribunali dovessero far decadere tutte le supplenze e le immissioni in ruolo, la scuola primaria e quella dell’infanzia entrerebbero in un caos totale. Il problema è strettamente politico: è intollerabile che i diritti dei lavoratori vengano vanificati dai tribunali.
Bisogna porre fine subito a queste assurdità! Esigiamo che il MIUR ed il governo pongano immediato rimedio (e non rinviando alla prossima legislatura) a questa vergogna che potrebbe portare ad un licenziamento di massa di 5300 lavoratori, oltre che a negare la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato ad altri 60 mila lavoratori”.
“Chi è stato immesso in ruolo – sottolineano i Cobas – dovrà mantenere il proprio posto. Per chi ha già fatto l’anno di prova, esso vale molto di più di un concorso abilitante. Chi è inserito con riserva nelle GAE deve poter mantenere la propria posizione, così come chi ha avuto un incarico annuale”.
“Chiederemo che una delegazione di diplomati/e magistrali venga ricevuta dalla Ministra Fedeli” concludono.
Per raggiungere questi obiettivi e annullare i possibili effetti deleteri della sciagurata sentenza, i COBAS hanno indetto, insieme ad altre organizzazioni, per lunedì 8 gennaio lo sciopero dei docenti della scuola primaria e dell’infanzia, e una manifestazione nazionale a Roma (MIUR, V.le Trastevere, ore 9,30) per la quale da Terni partirà un bus alle ore 8 dalla stazione FS per portare a Roma il maggior numero possibile di docenti.
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