La seduta consiliare in programma per oggi pomeriggio a Palazzo Spada con all’ordine del giorno, tra l’altro, la procedura di vendita di Farmacia Terni srl non si è tenuta.
Il consiglio ha infatti votato (con 23 voti a favore, 2 contrari e un astenuto) lo scioglimento della seduta stessa e la rinuncia al gettone di presenza. In apertura dei lavori diversi consiglieri d’opposizione erano intervenuti per sottolineare come – a loro parere – la seduta non fosse stata regolarmente convocata per difetto di comunicazione.
Il segretario generale aveva comunque specificato, ricostruendo l’iter seguito, che la seduta poteva considerarsi regolare. Tuttavia a seguito di una sospensione e di una riunione della maggioranza, il presidente del gruppo consiliare del Partito Democratico Francesco Filipponi ha chiesto l’annullamento della seduta, con il voto sullo scioglimento e la rinuncia al gettone.
Come ha poi specificato anche Michele Pennoni (Pd) “la richiesta di scioglimento non viene fatta a causa di alcun problema della maggioranza che è presente al completo, quanto piuttosto per evitare ulteriori strumentalizzazioni politiche e per consentire che la discussione sugli atti avvenga con la presenza di tutti, nonostante il fatto che il segretario avesse ben chiarito che la seduta convocata per oggi è regolare”. In disaccordo sullo scioglimento si era detto in precedenza Faliero Chiappini (Ca), considerandola “un’ulteriore perdita di tempo su un atto importante”.
Il consiglio potrà comunque essere riconvocato a partire da lunedì 18 dicembre.
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