Nel volo magico dell’Araba Fenice si inserisce, in questo avvio di 21esima Stagione, il doppio appuntamento a Guardea e Terni con il Quartetto Aconcagua e il loro “Acquerello Sudamericano”.
Un programma che vedrà la formazione composta da: Alessio Cercignani al violino, Massimo Signorini alla fisarmonica, Marco Vanni sax soprano e Diego Terreni al pianoforte, eseguire musiche dedicate ai tangos scritti da autori sudamericani contemporanei.
Il duplice appuntamento si svolgerà sabato 25 novembre alle 17.30 nella Sala Consiliare di Guardea e poi la domenica 26 novembre a Terni alla stessa ora presso l’Auditorium Gazzoli.
Come detto un programma che si distacca dalla tradizione musicale più classica dell’Araba Fenice, e che spicca il volo verso quel continente, il Sud America appunto, che nel corso del novecento ha creato una vasta tradizione musicale che si basa sul tango, non solo come stile di ballo, ma anche uno stile che vive sulle tradizioni popolari e che forma la cultura di un popolo; uno stile che arriva alle contaminazioni di Piazzolla, con il suo modo di fare tango unico e inimitabile.
“Cuando te agarra la locura del tango”, quando ti prende la smania del tango, è una follia, un bisogno, una necessità, di più: una febbre, un’ossessione. Il grande ballerino argentino Carlos Gavito diceva a tal proposito: ”Per il tanguero diventa una parte della vita stessa, come mangiare e dormire. Erotica e appassionata, inquietante e malinconica, è una danza che coinvolge non solo il corpo. Si impossessa dell’anima”.
Il Quartetto Aconcagua andrà ad eseguire di CARLOS MARCUCCI Mi dolor, di JULIO DE CARO la La rayuela, di AGUSTIN BARDI il Gallo Ciego di HORÁCIO SALGÁN A fuego lento, di ANIBAL TROILO Pa’ que bailen los muchachos, di JAVIER GIROTTO El Cacerolaso, ed infine una serie di brani del più noto ASTOR PIAZZOLLA come per esempio Tzigane Tango, Chau Paris, Marron y azul e il famoso Adios nonino.
L’originale formazione del Quartetto Aconcagua, si è formato circa tre anni fa con l’obiettivo di proporre musica classica, da film, etnica e contemporanea con la contaminazione del genere musicale del tango del jazz e del barocco. Il Quartetto ha da subito incontrato i consensi sia del pubblico che della critica musicale per la facilità camaleontica a interpretare con stile e professionalità tutti i generi musicali. Inoltre la presenza della fisarmonica e del sax soprano permette al quartetto stesso di inserire quel sound di popolarità che aiuta a riscoprire le origine e le radici della musica e affrontare quella contemporanea.
L’esperienza fino ad oggi accumulata dai quattro musicisti, ha permesso al formazione Aconcagua, di interpretare molti dei generi musicali da loro affrontati, risultando sempre attenti allo stile e al fraseggio musicale. Una profonda intesa e il grande affiatamento li caratterizzano nell’esecuzione dei numerosi concerti tenuti in Italia all’interno di diversi fra i più conosciuti Festival e Rassegne Internazionali di musica da camera.
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