“Sicurezza diritto intoccabile” questo uno degli slogan della manifestazione organizzata dalla Lega a Terni. I rappresentanti del Carroccio sono scesi in pizza insieme ai cittadini per chiedere a gran voce il “diritto alla sicurezza” dopo i numerosi fatti di cronaca avvenuti in città.
“Risse, furti, aggressioni alle forze dell’ordine: tutto questo non è più tollerabile” hanno detto a gran voce, criticando la gestione dell’accoglienza e del fenomeno dell’immigrazione, puntando l’accento sulle gravi responsabilità della politica locale e nazionale targata Pd.
Oltre agli intervenuti erano presenti anche il vicepresidente dell’Assemblea legislativa e consigliere Lega Umbria, Valerio Mancini e i membri del direttivo regionale, Manuel Petruccioli e Sandro Cretoni, oltre ai vari esponenti locali e militanti della Lega in Umbria.
Federico Cini, segretario per Terni ha sottolineato l’importanza di “effettuare interventi di decoro urbano, manutenzione e miglioramento dell’illuminazione nelle zone critiche della città, oltre a provvedere all’implementazione del sistema di videosorveglianza e coordinare al meglio gli interventi delle forze dell’ordine. Insicurezza – ha aggiunto – significa anche non sapere cosa fare, come intervenire e come rispondere ai problemi del quotidiano. La politica deve fare meglio e fare di più: il nostro messaggio di richiesta di sicurezza non è lanciato dalla Lega, ma dai cittadini”.
Virginio Caparvi, vicesegretario Lega Umbria ha parlato di sicurezza “come diritto e come dovere di reclamare questo diritto. Oggi mancano molte sicurezze – ha aggiunto – come quella di andare in pensione o per un giovane che prende la laurea di trovare lavoro. A Terni esiste un problema serio: siamo in piazza per condannare la visione politica del Pd che in pochi anni ci porterà a un disastro. Non possiamo continuare a far uscire giovani laureati dal paese per importare finti profughi: in futuro avremo un paese non concorrenziale con gli altri, in quanto le nostre vere risorse le avremo mandate ad arricchire altri paesi”.
Il capogruppo Lega Umbria, Emanuele Fiorini ha ricordato la cronaca ternana recente: “episodi di violenza e criminalità quasi ogni giorno, risse, furti, spaccio, rapine a mano armata, aggressioni alle forze dell’ordine: non posso accettare quanto sta accadendo a Terni.
La politica Pd ha delle responsabilità gravi in quanto ha favorito la presenza sempre maggiore di immigrati sul territorio, non ha sviluppato un progetto serio legato alla sicurezza, spendendo soldi inutilmente in programmi senza senso, non ha mai preso seriamente in considerazione il problema, sottovalutandolo o limitandosi a dichiarazioni di facciata. La realtà quotidiana ci racconta di una Terni dove i cittadini hanno paura, dove ci sono zone dove è rischioso transitare la notte: non possiamo accettare tutto questo”.
Hanno parlato dei problemi legati ai giovani, Riccardo Augusto Marchetti ed Emanuele Bontempo, rispettivamente il coordinatore nazionale Umbria MIU dei giovani Lega e coordinatore di Terni: “La disoccupazione giovanile nella zona euro nel primo semestre del 2017 è rimasta stabile a 18,9% mentre in Italia è salita al 39% e oltre il 40% in Umbria: è un chiaro segnale del fallimento della politica a marchio Pd che schiaccia il mercato del lavoro e l’impresa. I nostri giovani laureati sono costretti ad emigrare all’estero per trovare lavoro, mentre in Italia il Pd regala 35 euro giornalieri ad immigrati richiedenti asilo in villeggiatura nel nostro paese.
A Terni è palesemente venuto meno il patto sociale, quel patto che cede una piccola parte di libertà individuale dei cittadini ai governanti in cambio di sicurezza. Come diceva Rousseau quando viene meno il patto sociale i popoli hanno diritto alla resistenza e alla rivolta: questo ci aspettiamo dai giovani e meno giovani di Terni”.
Foto: TerniLife ©