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Via Cadore, Cosec: “I servizi educativi chiudono, il degrado avanza”

Il Comitato servizi educativi di Terni, il  Co.SEC, scrive una nota sul degrado presente in via Cadore e “si indigna in quanto genitori, ma non si sorprende in quanto cittadini: dove i presidi territoriali socio-culturali fondamentali come i servizi educativi chiudono, il degrado avanza. Lo denunciammo in tutte le sedi”.

“Se si vuol fare credere – scrive il  Co.SEC  – che il presidio “Trebisonda” si è salvato solo perché mantiene lo stesso nome e si sono mantenute le stesse mura, si fa una operazione demagogica che denota poca conoscenza del territorio e del proprio servizio educativo.

La scuola “Trebisonda” di via Cadore, come la vicina “Casa della Musica”, è sorta lì per rispondere ai bisogni di un quartiere pieno di criticità. Doveva essere un presidio radicato nel territorio e collegato direttamente con il Comune, un’opportunità sociale e culturale per il quartiere. Ma l’Amministrazione ha deciso che non era più necessaria, che poteva essere sacrificata sull’altare dell’ottimizzazione delle risorse, della quadratura del bilancio. Con un tratto di penna è stata cancellata un’esperienza decennale, l’esperienza più avanzata di Terni in tema d’integrazione. Dove il mix di etnie presenti ha arricchito culturalmente tutti, dove gli usi e costumi diversi sono stati trasformati in progetti condivisi diventando il progetto educativo della scuola. Esempio di scuola che, uscendo dai canoni educativi ministeriali, si apre al territorio arricchendo così il suo patrimonio culturale. Dove la cooperazione profonda tra famiglie e scuola nell’educazione dei bambini significava mostrare una convivenza possibile e, ancor di più, la possibilità di essere attori della vita sociale”.

“Ma l’Amministrazione – continua – invece di potenziare ed esportare un modello ha deciso di cancellarlo e così, come il sonno della ragione genera mostri, la poca conoscenza e la chiusura dei servizi genera degrado. Per questo il Co.SEC si augura, come già ribadito in conferenza stampa, che arrivi la deroga per le assunzioni nei Sec, è un nostro obiettivo. Seguiremo gli sviluppi e incalzeremo il Comune affinché passi dalla possibilità all’assunzione reale. Non permetteremo di trincerarsi dietro i problemi di bilancio per non completare l’organico e creare ulteriori disagi all’utenza. Ci auguriamo che la strategia di puntare sul disservizio, sulla confusione per allontanare l’utenza e avere così la motivazione per chiudere altre scuole, come già visto dai tempi della chiusura dello SCI Campitello, venga abbandonata definitivamente.

I fatti di via Cadore, anche se per ora circoscritti, suonano come un campanello di allarme, un monito per tutti: la vera barriera al degrado e all’insicurezza sono servizi efficienti ed efficaci in grado di lavorare in sinergia con il Comune. Per questo servono risorse umane professionali che ci sono, progettualità e risorse economiche. L’alternativa sono le solite quattro telecamere che non risolvono i problemi, al massimo li filmano. Ma la scelta finale spetta al Comune. O punta sui servizi, o parla d’altro”.

Foto: (archivio) TerniLife ©

 

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