Nel pomeriggio di ieri, a conclusione di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni ed effettuata in tempi rapidi, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, un 34enne italiano, residente a Terni, disoccupato, responsabile di atti osceni continuati, reato aggravato dall’essere stato consumato all’interno di luoghi abitualmente frequentati da minori, approfittando della loro minorata difesa.
I fatti, riscontrati all’esito di un’attività investigativa di tipo tradizionale, sono avvenuti nel corso degli ultimi due mesi, a bordo delle linee urbane nr. 5, 6 e 7, che collegano la città alle zone limitrofe. I Carabinieri hanno operato a bordo degli autobus in abiti simulati ed hanno accertato che l’arrestato era solito comportarsi da predatore sessuale, ricercando situazioni congeniali al soddisfacimento delle proprie pulsioni. Lo stesso, infatti, saliva e scendeva senza sosta dalle autolinee urbane apparentemente senza una meta in continua ricerca della situazione in cui colpire; era solito sedersi in fondo all’autobus, dando le spalle all’autista per celare i propri atteggiamenti. Non appena delle giovani ragazze si sedevano vicino a lui, o davanti, si masturbava dinanzi alle vittime malcapitate, che riprendeva con il suo smartphone.
L’attività investigativa, condotta dalla Stazione Carabinieri di Papigno insieme al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagni di Terni, ha avuto origine da una denuncia-querela, presentata da due donne – di cui una minorenne, contro un individuo che aveva compiuto atti osceni in loro presenza, a bordo di un autobus urbano.
Nella circostanza la minorenne riferiva, altresì, di aver già assistito in passato ad analoghi comportamenti posti in essere dallo stesso uomo, ma di non aver mai trovato la forza di denunciare per il forte disagio e la paura provata. Nel corso dell’attività d’indagine è stato possibile appurare che anche un’altra minorenne aveva assistito agli stessi episodi.
Grazie ai tempestivi e mirati servizi effettuati, l’uomo è stato identificato dai militari e successivamente, riconosciuto dalle vittime a seguito di individuazione fotografica. In meno di un mese dalla denuncia, concordando col quadro indiziario fornito, il G.I.P. presso il Tribunale di Terni, accogliendo la richiesta avanza dalla Procura della Repubblica, ne ha disposto la limitazione della libertà personale, sottoponendolo agli arresti domiciliari in conseguenza dei gravi indizi di colpevolezza e del forte pericolo di reiterazione del reato.
L’episodio in questione testimonia l’attenzione costante alle fasce deboli per la tutela delle quali, quotidianamente, tutte le Istituzioni assicurano il massimo impegno sul campo. (da comunicato dei Carabinieri)
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