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Disabilità, al via 126 progetti: oltre 2 milioni per la sperimentazione

“In Umbria si parte finalmente con l’attuazione dei progetti di vita indipendente per dare risposte, concrete ed inclusive, alle persone con disabilità. Lo facciamo attraverso 126 progetti a cui sono destinati, soltanto di risorse europee, 2milioni e 388mila euro”: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, intervenendo stamani a Villa Umbra nel corso del convegno “Società inclusiva e vita indipendente: i percorsi per l’autonomia”, promosso dalla Regione Umbria, Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

“Partiamo dunque con questa sperimentazione – ha aggiunto l’assessore – che segna la fine della fase della progettazione ed il passaggio a quella tangibile dell’attuazione. I progetti verranno subito avviati su tutto il territorio regionale, in tutte le zone sociali. Attraverso questa sperimentazione si inizia un percorso verso la realizzazione di un progetto di legge che strutturi e dia continuità a tale esperienza. Chi vive una condizione di disabilità, di difficoltà – ha concluso, potrà attraverso questi progetti trovare un sostegno giusto e l’opportunità di un maggiore inserimento all’interno della comunità che deve essere sempre inclusiva ed accogliente”.

A portare i saluti della Scuola, l’amministratore unico, Alberto Naticchioni che ha ricordato l’incidenza del fenomeno: “per quanto riguarda le persone che rilevano una invalidità civile pari al 100%, nel 2013 i dati Inps evidenziano una incidenza di 8.970 casi, dove la maggioranza è costituita da persone ultra sessantacinquenni (5.893), mentre 2429 sono i nuovi casi fra le persone adulte. I minori riconosciuti invalidi sono 648 nel 2013”.

I lavori del convegno sono stati aperti da Raffaele Goretti, presidente dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità. Tra i presenti si è registrata anche la partecipazione del Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, Valerio Mancini.

“L’Osservatorio – ha affermato Raffaele Goretti – ha promosso in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica questo primo incontro su un tema molto attuale, quello della vita indipendente delle persone con disabilità. L’Osservatorio come sancito dalla norma istitutiva ha un ruolo di promozione, sostegno ed orientamento in materia di applicazione della Convenzione Onu”.

“Il convegno organizzato a Villa Umbra – ha proseguito Goretti – è il primo incontro di un percorso che vedrà l’Osservatorio impegnato a livello regionale per promuovere la consapevolezza su questi temi, per promuovere la consapevolezza su questi temi, coinvolgendo i servizi territoriali e tutti i soggetti interessati. L’obiettivo è di costruire un percorso che porti alla definizione di norme regionali stabili che affermino concretamente quanto sancito dall’articolo 19 della Convenzione Onu”.

Il cambio di paradigma introdotto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata con Legge numero 18 del 2009 e i cui principi sono stati recepiti dalla Regione Umbria con DGR numero 876 del 2011, pone la vita indipendente e la libertà di scelta in stretta connessione con l’inclusione delle persone con disabilità nella società. In questa direzione muovono le proposte e le linee guida regionali presentate durante l’incontro da Alessandro Maria Vestrelli, Dirigente della Regione dell’Umbria.

“Per la prima volta – ha affermato Alessandro Maria Vestrelli – abbiamo delle risorse europee per il sociale e l’Umbria ha ulteriormente aumentato dal 20 al 23% la quota del POR FSE destinata al sociale per un importo totale di 55.526.158 euro. Sempre all’interno del POR, Asse II, 9.876.000 sono destinati al sostegno di azioni per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. Una azione particolarmente importante è quella destinata alla realizzazione di progetti per la vita indipendente, garantendo equità di accesso a tutti i cittadini con disabilità, residenti in tutto il territorio ed in possesso dei requisiti previsti dalle linee guida. All’aspirazione ad una vita indipendente di tante persone potrà così essere data risposta in maniera capillare. Il grande compito attuativo è ora affidato alle zone sociali”.

Foto: Regione Umbria ©

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