“Zygmut Bauman sarebbe stato fra noi oggi se non fosse venuto a mancare a gennaio scorso. Aveva infatti risposto al nostro invito l’anno passato assicurandoci la presenza per questa edizione. Anche per tale ragione abbiamo dedicato il festival alla sua memoria e al suo pensiero”. Lo ha detto stamattina la professoressa Maria Caterina Federici, docente di sociologia generale all’Università di Perugia, direttore del Centro di ricerca in sicurezza umana e coordinatore del corso di laurea in Scienze per l’investigazione e la sicurezza, aprendo il Festival della Sociologia all’auditorium Bortolotti del complesso di San Domenico. “E’ un festival di grande spessore – ha aggiunto – perché porta a Narni i più importanti sociologi a livello internazionale che si confrontano su temi di stretta attualità e lo fanno in una location bellissima come quella narnese”. All’inaugurazione del festival c’erano numerosi sociologi e moltissimi studenti che hanno assiepato l’auditorium e ai quali si è rivolta anche l’on. Marina Sereni, vice presidente della Camera, sottolineando “l’importanza di una riflessione oggi sull’era moderna in un periodo di grandi incertezze soprattutto in questa parte di mondo dove viviamo. Questa struttura dove si svolge il festival è molto bella ed è un elemento da non sottovalutare, perché il bello riesce a stimolare riflessioni e a favorire il ragionamento. Questo – ha affermato – è importante anche per la politica che deve riallacciare un rapporto concreto con le persone”.
“C’è oggi un nuovo rapporto tra storia e sociologia – ha dichiarato Antonello Folco Biagini, ordinario di storia dell’Europa orientale all’Università la Sapienza di Roma e membro della Fondazione Sapienza – che rafforza lo scambio interdisciplinare per aiutarci a capire il mondo in cui viviamo. In passato non sempre c’è stato dialogo fra le due discipline ma adesso le cose sono cambiate e questo va a vantaggio della comprensione”.
“Vogliano fare di Narni – ha infine detto l’assessore comunale alla cultura, Lorenzo Lucarelli – il punto di riferimento per la sociologia internazionale. Abbiamo le strutture adeguate grazie alle nostre sedi universitarie ed abbiamo l’opportunità di fra crescere la città sotto il punto di vista culturale ed universitario”.
Al festival partecipano tra i più noti sociologi a livello internazionale come Edgar Morìn, Michel Maffesoli, (Università Sorbona), Paolo Jedlowski (Università della Calabria), Carmen Leccardi (Università Bicocca), Mario Morcellini, (Sapienza, Università di Roma), Dario Antiseri (Luiss), Mauro Magatti (Università Cattolica), Annamaria Rufino (Seconda Università di Napoli), Paolo Montesperelli (Sapienza, Università di Roma), Alessandro Cavalli (Scuola superiore IUSS Università di Pavia). Il Festival della Sociologia è organizzato dall’Università degli Studi di Perugia con l’associazione Narni città universitaria, il Comune di Narni e con il patrocinio dell’AIS, (Associazione Italiana di sociologia).
Il Festival si svolge in “Conversazioni sociologiche”, “panel” di approfondimento e presentazioni di volumi ed è un’occasione d’incontro per accademici, professionisti, operatori sociali, studiosi, studenti, ma soprattutto per il grande pubblico per discutere sulle questioni rilevanti della società contemporanea e per lanciare nuovi spunti utili alla costruzione della società del futuro, a tutti i livelli, economico, politico, culturale e sociale.
Nel corso della prima giornata, in cui è prevista anche la presenza di studenti di alcuni licei di scienze umane, verranno approfonditi diversi temi tra cui: la devianza, l’immigrazione, le sfide della comunicazione, i consumi, la metodologia della ricerca, il rischio e l’incertezza sociali. Nel pomeriggio si terranno panel su devianza, genere e religioni, culture giovanili, lavoro e benessere organizzativo.
Spazio importante troveranno la presentazione di libri e incontri con autori durante le due giornate del Festival, con il patrocinio delle case editrici Mimesis e Meltemi. Alvaro Fiorucci, giornalista, Manuel Anselmi (Università di Perugia), Anna Maria Rufini presenteranno le proprie opere. Sono previste presentazioni di volumi sociologici.
Il festival è anche occasione di momenti artistici che diviene opportunità di sviluppo locale per Narni e i dintorni del contesto umbro. All’Auditorium San Domenico ci sarà anche la mostra di Francesco Bussetti Arte & Società, la mostra La scrittura come espressione di cultura sociale a cura di Mariacristina Angeli, Associazione MinervA-Arte, Roccaracconta. I graffiti della Rocca dal 1700 al 1980 di Mauro Pulcinella, Io Sono. Mappe di identità – Installazione interattiva di grafie contemporanee di Ugo Antinori e Segni calligrafici dal mondo di Alberto Tessore.
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