Il 27 settembre il team di formatori dello SME-DIPE (Dipartimento Impiego Personale Esercito dello Stato maggiore dell’Esercito) ha incontrato la direzione dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni ed ha consegnato ufficialmente gli attestati di partecipazione ai primi 25 professionisti ospedalieri che hanno partecipato al corso di formazione outdoor che si è svolto il 29 e 30 giugno a Civitavecchia presso il sito operativo “S.Agostino”. Erano presenti per il DIPE il capo ufficio e altri tre ufficiali.
L’attività formativa svolta a inizio estate è stata basata sulla medotodologia dell’experential learning che i formatori esperti dell’ufficio orientamento e sviluppo professionale del DIPE dello Stato maggiore dell’esercito svolgono, oltre che con i propri corpi speciali, con il personale civile di enti e aziende pubbliche e private, e che per la prima volta hanno rivolto ai dipendenti di una organizzazione sanitaria: l’obiettivo è sviluppare con un training outdoor, e quindi in un contesto che esula dall’aula tradizionale o dal proprio ambito specifico di lavoro, quelle competenze legate al team building e al problem solving, che, calate nella propria realtà, possono portare ad una efficace risoluzione dei problemi attraverso il lavoro di squadra.
“Le attività di team building – spiega il direttore generale Maurizio Dal Maso – sono indispensabili per ottenere la massima efficacia, in particolare in quei contesti professionali dove le decisioni e le azioni comportano un rischio e uno stress elevati, anche con la variabile determinante del fattore tempo, e l’esperienza del training formativo, inizialmente anche sottovalutata o affrontata con riluttanza, è stata molto apprezzata dai professionisti che hanno partecipato”. Condivisione degli obiettivi, definizione dei ruoli e soprattutto comunicazione efficace e problem solving sono le finalità dell’intervento formativo che confluiscono nel cosiddetto team working. Questo l’obiettivo della direzione strategica aziendale, che ha promosso questo training con il DIPE nell’ambito del progetto di innovazione organizzativa già avviato (progetto GOAL), coinvolgendo in questo primo step 25 dipendenti che, non a caso, appartengono a diversi ambiti – sanitario, amministrativo e tecnico – perché il cambiamento organizzativo passa necessariamente dal cambiamento degli approcci, dei rapporti e del modo di comunicare.
Infatti, per prima cosa il gruppo è stato messo nelle condizioni di conoscersi. Prima di operare insieme, infatti, è necessario che il personale che compone una qualsiasi unità organizzativa si conosca e poi armonizzi i propri comportamenti in un ambiente protetto, dove è consentito anche sbagliare, per poter poi arrivare preparato ad affrontare qualsiasi contesto operativo. La metodologia formativa dell’experential learning applicata nelle esercitazioni svolte al S. Agostino, spiegano dallo SME-DIPE, consiste in una serie di esercitazioni progettate ad hoc che, pur richiamando le attività lavorative, calano le persone in un contesto nuovo, in cui non serve attingere al proprio bagaglio di conoscenze e di esperienza consolidata e fanno affrontare compiti inusuali ove è richiesta la messa in campo di nuove modalità d’azione che enfatizzano i comportamenti organizzativi positivi ed efficaci e manifestano quelli disfunzionali.
Foto: Aosp Terni ©