La società Novelli Service ieri, 18 settembre, ha di fatto dichiarato il fallimento dell’azienda che all’interno del gruppo si occupa del trasporto primario.
La segreteria regionale Filt Cgil Umbria ha riportato il comunicato che l’azienda ha rivolto ai dipendenti, che invece, erano in attesa di conoscere i propri turni:
“Si porta a conoscenza del personale che, a fronte del grave dissesto finanziario e di squilibrio economico che ha determinato l’avvio di una procedura concorsuale, sono in corso le iniziative di sospensione delle attività aziendali, non più erogabili per le cause anzidette.
Al riguardo è appena il caso di rappresentare che i mezzi sono impossibilitati a circolare, atteso il mancato rinnovo della copertura assicurativa per carenza di liquidità e l’antieconomicità della prosecuzione delle attività con i predetti.
Conseguentemente la forza lavoro sarà collocata in ferie a decorrere dal 19/09/2017 al fine di smaltire il residuo maturato e, di seguito, sospesa dal servizio per impossibilità, da parte dell’azienda, di ricevere la prestazione lavorativa”.
“Risulta incredibile – scrive il sindacato – che un provvedimento come il concordato preventivo in continuità, che per sua natura tenta di non far fallire l’azienda venga richiamato come la causa della sospensione. Ci chiediamo, infine, chi farà i viaggi per il pane e le uova prodotte in questi giorni. Se non si hanno i soldi per pagare le assicurazioni, con quali risorse si pagano eventuali fornitori del servizio?
Questo quadro viene aggravato da una comunicazione informale che l’amministratore delegato ha rivolto ad alcuni dipendenti, dicendo loro che in caso di chiusura dell’attività sarebbero stati riassorbiti, non si sa bene con quali modalità e coperture contrattuali. Ovviamente, guardandosi bene dal fare una comunicazione ufficiale alla presenza del sindacato, che non è mai riuscito ad avere una corretta interlocuzione con la proprietà.
I lavoratori di Novelli Service non meritano questo “benservito”, anche a fronte dei tanti sacrifici fatti in questi anni. A Terni ci sono lavoratori che fanno il proprio lavoro e meritano rispetto, se altrove non si riconoscono le relazioni sindacali qualcuno se ne deve fare una ragione qui ed ora. Ormai la battaglia sarà solo legale e da subito chiederemo all’ispettorato del lavoro di attivarsi per riprendere la riunione saltata per consentire le ferie di lorsignori”.
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