“Forse i Cinque Stelle pensano che tutto quello che provenga dall’Anac dia automaticamente manforte alle loro tesi (LEGGI), ma la nota che l’Autorità anticorruzione ha inviato al gruppo consiliare grillino è molto articolata e sottolinea la correttezza di un elemento di fondamentale in tutta questa vicenda: il bando di gara che è alla base della assegnazione della gestione mense per i prossimi anni è regolare in tutte le sue articolazioni, ad iniziare dalla norma sul centro di cottura”, dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo.
“Al di la delle letture miopi e strumentali dei grillini – prosegue il sindaco – l’Anac è esplicita nel dire che la formulazione del bando di gara non determini una arbitraria restrizione della concorrenza. Entra nello specifico della disponibilità del centro di preparazione pasti e della richiesta di esperienza del personale impiegato nella gestione del servizio. Ebbene, l’Anac ribalta le affermazioni della campagna martellante, e a tratti intimidatoria, che i Cinque Stelle hanno portato avanti in questi mesi nei quali hanno sostenuto che entrambi gli elementi fossero illegittimi e arbitrari. L’Anac invece li definisce in linea con l’orientamento espresso in materia dalla giurisprudenza amministrativa e dalla stessa autorità anticorruzione.
L’Anac è altrettanto chiara nel respingere un altro dei temi cari alla campagna grillina di questi mesi: non è dimostrabile – dice l’autorità anticorruzione – una chiara relazione causale tra la situazione debitoria che il Comune ha nei confronti della ditta appaltatrice e la concessione del rinnovo contrattuale prima e della proroga del termine di ultimazione poi del contratto stesso. La tesi di un patto occulto – per usare una espressione cara ai Cinque Stelle – dunque non sta in piedi.
Francamente tutti gli altri elementi che rileva l’Anac sono secondari. Sulla eventuale sovrapposizione di ruoli tra dirigente, rup e presidente di commissione la giurisprudenza è discordante e comunque, eventualmente, ci saranno le sedi competenti per dirimere questa questione. Così come saranno, eventualmente, altri organismi ad esprimersi sul ritardo o meno del riconoscimento del debito del fornitore.
Personalmente non ho nulla da nascondere, né particolari preoccupazioni: il contributo alla mia campagna elettorale – al quale fanno riferimento i Cinque Stelle – è già da tempo a conoscenza della magistratura e più in generale da tutti coloro che, all’indomani delle elezioni amministrative, hanno voluto prendere visione delle dichiarazioni e delle rendicontazioni della mia campagna elettorale, dove è regolarmente iscritto il contributo di 3 mila euro, consentito da ogni normativa attualmente in essere.
Piu complessivamente sono sicuro che la campagna dei Cinque Stelle sul servizio mensa sia lontana dalla realtà: organismi terzi hanno negli anni scorsi valutata la refezione scolastica del Comune di Terni tra le migliori di Italia. Il nuovo bando, inoltre, arrivato al termine di un percorso partecipativo che è durato quasi un anno, contiene tutti gli elementi perché la qualità acquisita sia confermata e migliorata”.
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