“Dubbi, tanti dubbi, zone d’ombra, tante parole pochi fatti” così il Movimento 5 Stelle di Narni sul l’incontro che si è svolto ieri al Mise per il futuro dell’ex Sgl (LEGGI).
“La nuova proprietà, Gosource, – scrivono i pentastellati – a luglio con un comunicato diffondeva la notizia dell’acquisizione e abbozzava le linee per Narni2, la parte ancora produttiva ed appetibile, ma non chiariva nulla per il destino di Narni1, la realtà piu bisognosa di bonifiche ambientali, la quale sarebbe acquisita da Boachang Investement, una LTD di investimenti Cinese che ancora per molti aspetti è contornata da mistero e nebbia.
La cosa fondamentale è che l’ex Sgl non deve diventare uno mero stabilimento di finitura di elettrodi importati dalla Cina, andando a bloccare quello sviluppo industriale che garantirebbe il reintegro completo degli operai e forse nuove assunzioni”.
“Infatti – continua M5S – per noi la questione più importante a cui va la massima attenzione è la tutela dei lavoratori che devono essere assolutamente reintegrati. Ciò deve essere inserito negli accordi che si stanno svolgendo al Mise insieme alla diffusione del piano industriale, uno strumento che può dare una prima impressione sulle reali intenzioni dei nuovi acquirenti e sui reali sviluppi futuri, anche perché resta la paura che queste società cinesi declassino l’Sgl in un semplice centro di finitura e non ridiano allo stabilimento il giusto slancio”.
“Speriamo – conclude M5S – vivamente che le nostre paure siano eccesso di zelo ma vigileremo sull’amministrazione affinché utilizzi tutti i mezzi a sua disposizione, come la famosa Aia, per far ripartire in maniera seria gli stabilimenti dell’ex Sgl ridando alla struttura la giusta linfa vitale e il futuro che merita. Il primo passo deve essere quello di non lasciare indietro nessun lavoratore, seguito immediatamente da misure ferrere per le bonifiche e la tutela ambientale. I lavoratori e tutta la città hanno bisogno di certezze, non di ulteriori promesse e ulteriori false speranze”.
Foto: (archivio) TerniLife ©