Si è conclusa ieri con l’emozionate concerto di Dolcenera, la sesta edizione del Tributo Endrigo Città di Terni. La coraggiosa scelta di Michele Rossi e dell’associazione “Terni Città Futura”, che hanno deciso di trasformare quest’anno la manifestazione da un unico appuntamento musicale, a un vero e proprio festival dedicato alla musica d’autore, è stata premiata dalla grande partecipazione del pubblico.
Per tre giorni la città ha apprezzato l’alta qualità degli interventi, tutti originali e pensati appositamente per il festival, e la scelta del tema declinato in contesti diversi che ha coinvolto e generato moltissime riflessioni: la musica leggera d’autore e il cantautorato italiano.
Tre giornate dunque all’insegna dell’approfondimento culturale, hanno reso unico quello che ormai è considerato un imperdibile appuntamento di fine estate. Il pubblico ha dimostrato ancora una volta interesse e un forte senso di appartenenza nei confronti del Tributo che si è ormai radicato tra i principali appuntamenti culturali di Terni.
Il format dell’edizione 2017 accanto all’evento che ha visto protagonista la cantante salentina, ha proposto una serie di incontri con personaggi di primissimo piano del panorama nazionale della discografia, per reading, showcase e live che si sono concentrati nei giorni di giovedì e venerdì .
L‘incontro “Il mestiere di scrivere canzoni” che il 7 settembre – giorno della morte di Endrigo – ha inaugurato il festival, ha ospitato alcuni tra i più importanti autori della musica italiana – i ternani Luca Angelosanti e Francesco Morettini su tutti ma anche Giuseppe Anastasi, Federica Camba, Daniele Coro e Giulia Anania; partendo dallo studio dell’eccezionale qualità della produzione musicale di Sergio Endrigo, lo stesso è diventando occasione di studio e riflessione sulla canzone di qualità, diventando un’ occasione di scambio con il pubblico che ha aperto un vero e proprio dibattito permeato da un grande senso artistico da parte di tutti gli interlocutori e conclusosi con un emozionate concerto degli autori che hanno proposto i loro successi scritti per gli interpreti più importati del panorama nazionale ed internazionale oltre ad alcuni brani di Sergio Endrigo.
Venerdì il pubblico ternano ha accolto con grande entusiasmo anche il maestro Peppe Vessicchio che in un’intervista pubblica con il giornalista e blogger Paolo Gresta, ha spaziato da Endrigo all’imitazione di Baudo, dalla scrittura prodigiosa di Gino Paoli all’avventura Sanremese con Elio e le Storie Tese, dai pomodori cresciuti con la musica di Mozart a “quella volta che è nevicato a Sanremo”, non risparmiando preziosi consigli ai numerosi giovani musicisti presenti in sala.
La giornata si è poi conclusa con “Terni canta Endrigo”, concerto che ha visto protagonisti il laboratorio Jazz del Liceo Musicale “F. Angeloni”, la Fondazione Alessandro Casagrande e alcuni gruppi emergenti locali che si sono cimentati con i più bei brani del repertorio di Endrigo.
Il cuore dell’iniziativa è stato il concerto-tributo di ieri sera con Dolcenera che ha incantato la città coinvolgendo ed emozionando le oltre 2.000 persone presenti a piazza Europa sia con il suo repertorio che con le versioni riarrangiate da lei di “Io che amo solo te”, “aria di neve”, “Ci vuole un fiore”, incarnando la tradizione di Endrigo con le sue sonorità più moderne.
“Personalmente di questa faticosa edizione di tre giorni – commenta Michele Rossi, presidente dell’associazione Terni Città Futura – mi rimarrà il ricordo dell’incalzante pubblico all’incontro con gli autori, della gente fuori dal teatro Secci impossibilitata ad entrare perchè sold out, l’immagine di un giovanissimo musicista che chiede timidamente consigli al maestro Vessicchio e l’emozionante affaccio dal palco con una Piazza Europa gremita di gente.
La soddisfazione che ci ripaga di tante fatiche è constatare che la città sostiene il Tributo a Sergio Endrigo”. L’iniziativa promossa dall’associazione Terni Città Futura, si è svolta sotto il patrocinio e il contributo del Comune di Terni, Regione Umbria, Camera di Commercio di Terni, Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.
Foto: (archivio) TerniLife ©