(di Roberta Falasca) Potrebbe trasformarsi in realtà. L’Alzheimer Fest potrebbe arrivare anche in Umbria. La prima edizione di questa manifestazione dedicata ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie si è tenuta nei primi giorni di settembre a Gavirate, sul lago di Varese grazie all’intuito del giornalista del Corriere della Sera, Michele Farina e del presidente dell’associazione Italiana di Psicogeriatria, Marco Trabucchi.
L’idea di portare la seconda edizione del festival in Umbria è venuta alla responsabile della residenza “Non ti scordar di me” di Castel Giorgio, vicino a Orvieto, Vera Benella che si occupa da anni di malati di Alzheimer e delle loro famiglie. “Non ti scordar di me” è la prima residenza protetta che si occupa specificatamente di Alzheimer in Umbria, è totalmente ed esclusivamente rivolta alla gestione delle fasi avanzate di demenza e la loro gestione avviene attraverso interventi terapeutici non farmacologici che si fondano sulla stimolazione psico-sensoriale che comprende la terapia occupazionale, la rimotivazione e la fisioterapia specificatamente programmata per questo tipo di utenza da personale specializzato dedicato solo a questa patologia.
“Anche la nostra residenza – parla la responsabile Benella – era presente all’Alzheimer Fest a Gavirate. Un’esperienza unica che ho condiviso con il direttore sanitario della nostra struttura, Manuela Conestabile Della Staffa, con l’assistente sociale Martina Stella e con due familiari dei nostri pazienti. Ci piacerebbe riuscire a portare il festival qui in Umbria, magari sul lago Trasimeno. Questo è un festival importante dedicato a chi sta in contatto con i malati, ai loro familiari, ai professionisti del settore”.
Una manifestazione fatta di incontri, esperienze. Una festa nazionale dell’Alzheimer, l’unica in Italia, dedicata a coloro che stanno vicino alle persone affette da disturbi della cognitività, ritrovandosi in un’atmosfera dominata dalla gioia dello stare insieme. “L’Alzheimer Fest offre questa possibilità di incontro e di orgoglio – spiegano gli organizzatori del festival – chiamatelo se volete Alzheimer Pride. Non è un convegno. E’ una festa in cui tutti possono essere protagonisti. Dove certamente si farà anche il punto su cure, ricerche, criticità, iniziative intorno alle quali aggregarsi, progetti da mettere in campo. Ma sempre con lo stile e nella cornice di una vera festa popolare”. Nella foto i responsabili del centro “Non ti scordar di me” insieme al dottor Marco Trabucchi.
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