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Pasculli (M5s): “L’area di crisi complessa ennesima occasione persa”

 “Nella giornata di lunedì – scrive il consigliere comunale M%S Terni, Federico Pasculli – i vertici della Confartigianato hanno richiamato i deludenti dati economici della provincia di Terni ed hanno espresso l’auspicio che i fondi dell’area di crisi e quelli comunitari possano costituire un volàno per una inversione di tendenza. Hanno poi sollecitato la “politica” a mantenere viva l’attenzione verso i problemi delle imprese (LEGGI)”.

“Il M5S, principale forza politica di Terni, temporaneamente all’opposizione – continua la nota –  è sul pezzo da sempre, con un lavoro spesso ignorato, ma di costante attenzione verso tutte le aree produttive del territorio. Come non ricordare la nostra proposta di rimodulazione della TARI, che ad invarianza di gettito avrebbe notevolmente alleggerito il carico proprio degli artigiani? E l’intensa attività di controllo sui conti del Comune, che ha portato al disvelamento della reale situazione finanziaria dell’Ente, non è forse un segnale a favore delle piccole imprese locali, che faticano a farsi pagare e spesso, per questo, entrano esse stesse in crisi?”.  “Ed ancora, l’azione sulla trasparenza dei bandi dei servizi, che è propedeutica alla fine del “sistema Terni” e quindi all’instaurazione di un vero contesto competitivo, non sono segnali concreti di attenzione alle imprese sane, quelle che la mattina alzano la saracinesca e non la tirano giù fino a sera inoltrata?”.

“Bene – prosegue Pasculli – con la medesima sincerità possiamo affermare che l’area di crisi complessa rischia seriamente di diventare l’ennesima occasione perduta. Manca completamente una visione unitaria: sono le imprese stesse a doversi inventare progetti da inserire in un sito internet da cui forse, saranno tratti dati per dei bandi pubblici. Senza uno straccio (ripetiamo senza uno straccio) di visione complessiva, di idea di quella che dovrà essere la Terni del futuro. Saranno tappati dei buchi, saranno cofinanziati alcuni progetti seri (che sarebbero comunque stati realizzati), e poco più. La Regione Umbria è convinta di aver trovato la soluzione con i “bandi a sportello”, dove non vince il più lungimirante, ma il più lesto a cliccare: questa, signori imprenditori, è la realtà. Sapete che è la verità. Ma il nostro è un messaggio di speranza: stringete i denti, a breve torneremo alle urne e questa gente verrà votata via”.

Foto: (archivio) Ternilife 

 

 

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