Dieci artisti di fama internazionale per la mostra d’arte “Albianum: un Orizzonte creativo per gli Artisti” che si inaugura al Castello di Alviano oggi, sabato 29 luglio, alle 19. Gli espositori sono Pino Bonanno, Romeo Battisti, Marco Cotroneo, Benvenuto Gattolin, Raffaele Ricci – Michael Oberlik, Ylli Plaka, Arben Shira, Ron Weijers e Daniel Zanca. Ad accoglierli il sindaco, Giovanni Ciardo, e l’amministrazione comunale che daranno ufficialmente il via alla mostra visitabile fino al 20 agosto a cura di Francesca Boncompagni e Pino Bonanno e con organizzazione dell’agenzia d’arte “Rothko” e dell’associazione culturale E20 Gaia.
Nell’ambito della mostra, venerdì 11 agosto, alle 17, ala sala congressi del Castello di Alviano, si svolgerà la conferenza su “Turismo e arte nel territorio umbro e il ruolo delle botteghe d’arte nei borghi medievali”. Relatori saranno Francesca Boncompagni, storica dell’arte, e Pino Bonanno, critico d’arte. ”Si è deciso – dicono gli organizzatori – di realizzare un evento espositivo con dieci artisti di riconosciuta fama internazionale, inserendoli in un contesto insolito, suggestivo, ricco di magia e mistero come il Castello di Alviano.
L’arte contemporanea – proseguono – spesso assume il compito, forse più difficile che in passato, di dialogare con sensibilità verso l’inesplorato, verso ciò che è semplicemente razionale e tangibile per trasmettere nelle forme e nei gesti emozioni e ricordi. Gli artisti così dialogano fra “bisogno” e “riflessione”, con l’intento dichiarato di vivere intensamente sensazioni, emozioni, conoscenze estetiche. Scegliendo con attenzione le loro opere si sono cercate sintonie profonde con tutto ciò che è “altro” da sé ed ogni considerazione è “accompagnata” dalla scelta di esporre opere artistiche che coinvolgano ed accolgano qualità e spessore elaborativo, proponendosi di allargare i limiti culturali, i dialoghi per incontrare nuove idee provenienti da “orizzonti” inesplorati, vissuti come esperienze interiori.
La mostra – concludono – vuole contribuire a dare nuova voce a un luogo recuperato all’arte, all’estetica, alla storia, alla divulgazione culturale, alla vocazione turistica del territorio, con tutti i suoi significati impliciti e formalmente dichiarati, in cui si possano ritrovare, espresse chiaramente, emozioni, pulsioni interiori e percorsi narrativi intriganti e coinvolgenti”. Foto: TerniLife ©