Un romanzo avvincente con una trama a suo modo gialla, costruito in bilico tra futuro e passato, per parlarci del presente, di dove veniamo e dove rischiamo di andare se non facciamo nulla, è ”Il Museo delle penultime cose” di Massimiliano Boni (edito da 66TH A2ND), consigliere alla Corte Costituzionale e al suo terzo libro di narrativa, ha vinto la terza edizione del Premio letterario Città di Lugnano per romanzi editi.
Il riconoscimento, quest’anno dedicato a Pirandello per i 150 anni dalla nascita, gli è stato consegnato ieri sera dopo la pubblica votazione in piazza della giuria di esperti (Paolo Petroni presidente, Annagrazia Martino, Giorgio Nisini, Giorgio Patrizi, Carlo Zanframundo più Anna Luisa Pignatelli vincitrice dell’edizione 2016) e di quella popolare (coordinata da Benedetta Tintillini), sulla base dei sei titoli finalisti. Lo stesso è accaduto per la sezione racconti inediti a tema, quest’anno ‘La finestra’, che ha visto vincitore ”La madonna nera” della toscana Giulia Malinverno. La serata, che apre le Settimane lugnanesi della cultura, si è svolta nella piazza del paese davanti alla superba facciata della romanica collegiata di S. Maria Assunta e si è conclusa con un concerto di Arturo Annecchino, pianista e compositore di fama internazionale, autore di vari Cd e particoramente amato in Austria e Germania dove è il collaboratore prediletto di uno dei grandi registi d’oggi, Peter Stein.
I romanzi finalisti erano, oltre a quello di Boni: Paolo Cioni, ”Il mio cane preferisce Tolstoj” (elliot Ed.); Andrea Cisi, ”La piena” (Minimum fax); Crocifisso Dentello, ”La vita sconiosciuta” (La Nave di Teseo); Sara Ficocelli, ”la vita nascosta” (MdS); Nicola RaveraRafele, ”Il senso della lotta” (Fandango). I racconti inediti erano i seguenti, oltre a quello del vincitore: Federico Bastianelli ”Quella maledetta finestra”; Alberto Contessa ”Persiane verdi”; Francesca De Santis ”Onere e nore”; MarioAngeloCarlo Dotti ”Viaggio tra presente epassato” e Alessandro Manzi ”Amori, farmaci e rivoluzione”. Questi racconti daranno vita alla pubblicazione antologica dal titolo ”Storie in finestra” edita da Intermedia, di cui faranno parte anche un ‘omaggio’ dell’autrice prima classificata della sezione inediti 2016 (Francesca Pontiggia, ”Reverie”) e alcuni semifinalisti proposti per la pubblicazione. ”Il museo delle penultime cose” è un romanzo ricco, molto ben costruito nel suo percorso lineare e che incuriosisce pian piano e poi, con i suoi colpi di scena, coinvolge emotivamente nelle vicende del vicedirettore del museo della Shoah, specializzato nella ricostruzione delle vite degli ex deportati del nazismo, Pacifico Lattes con la moglie Ester e i figli, strettamente legato al direttore e creatore del museo, un non ebreo, Mario Canepa.
E la forza e verità del libro è nel loro modo di essere, nei diversi atteggiamenti davanti alle difficoltà della vita e del lavoro, nel percorso di Pacifico, che, come studioso di storie terribili si è anche sempre difeso da quel passato, e si troverà invece a doverlo affrontare una volta di più e con responsabilità diverse, che lo costringono a crescere come uomo, grazie anche al sostegno di una famiglia che non si sfascia davanti ai momenti più gravi. L’amministrazione comunale ha assegnato anche due premi per la promozione della cultura e del turismo, all’archeologo Roberto Nani, scopritore e restauratore di Narni sotterranea, e a sorpresa a Elisabetta Putini, ideatrice e organizzatrice del premio letterario. Il vincitore Boni e i finalisti, tutti presenti e intervenuti alla serata, sono stati festeggiati con una cena alla Locanda del Letterato che resterà aperta per tutte le Settimane lugnanesi della Cultura, tra libri, teatro, musica e anche archeologia, grazie agli scavi e alle scoperte della vicina Villa romana di Poggio Gramignano. Foto: TerniLife ©