“In passato l’Umbria è stata protagonista sul fronte della mobilità alternativa e dell’accessibilità interna alle sue città, come dimostrano Spoleto, Perugia – realtà simbolo della mobilità alternativa – ed anche altri centri urbani. Ora dobbiamo affrontare invece il tema dell’accessibilità verso l’intera regione e della mobilità tra le sue città. Elemento questo cruciale se vogliamo incidere positivamente nello sviluppo della regione, e soprattutto del turismo”. E’ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta al “tavolo di lavoro” sul tema “Spoleto città ideale. Le infrastrutture per la valorizzazione, inclusione e sviluppo del territorio”, organizzato dal Comune di Spoleto in collaborazione con il Gruppo HDRA’.
Nel corso del suo intervento la presidente Marini ha quindi sottolineato la necessità di una programmazione strategica e di investimenti “che puntino a migliorare l’accesso da e per l’Umbria, e di come favorire i movimenti di persone e merci al suo interno”, nella consapevolezza che è altrettanto importante sviluppare i collegamenti longitudinali, dopo che per decenni l’Italia ha investito in infrastrutture lungo le dorsali della penisola. A tal proposito Marini ha anche ribadito come “per la nostra regione interna e priva di sbocchi al mare, è fondamentale un collegamento con il porto di Civitavecchia (pur sapendo che una parte importante del nostro territorio ha invece come porto di riferimento quello di Ancona), e di questa direzione va l’accordo che abbiamo sottoscritto con la Regione Lazio e con il Governo, per la Orte-Civitavecchia”.
Sul versante delle infrastrutture stradali Marini ha ricordato che “se il sisma del 1997 pose la questione dei collegamenti tra Umbria e Marche, dalla quale nacque il progetto della ‘quadrilatero’ (oggi quasi ultimato), oggi il tema che si pone è quello della Tre Valli. Un’opera – ha aggiunto la presidente – che deve mettere in collegamento i territori interessati dal sisma, da Ascoli, a Norcia, Spoleto fino al congiungimento con la E45, questo anche in funzione di una efficiente viabilità, indispensabile in casi di emergenze. Un progetto che ovviamente non è in alternativa al completamento dell’adeguamento della Flaminia e del collegamento Spoleto-Terni”.
Infine la questione delle infrastrutture ferroviarie: “a mio giudizio – ha detto Marini – l’avere oggi un unico soggetto, come nel caso del gruppo RFI e Trenitalia, che rappresenterà per la nostra regione il gestore unico della rete e del servizio, contribuirà notevolmente al miglioramento del servizio ferroviario. Anche in vista di una connessione della nostra rete con quella dell’Alta Velocità, sapendo però – ha concluso – che quest’ultimo tema deve essere considerato in una ottica di sistema regione, e non di singoli territori”.
Foto: Regione Umbria ©