I Servizi Statistici rendono disponibile la pubblicazione Conoscere Terni 2017, che contiene alcuni dei dati che elaborano, riguardanti la situazione demografica e socio-economica della città. La pubblicazione, rilasciata in versione digitale è composta da varie sezioni tematiche, con grafici e tabelle, nelle quali vengono sintetizzati i dati più significativi che fotografano la realtà locale.
Dalla demografia all’economia, dal sistema scolastico all’ambiente fino a curiosità come la classifica dei nomi più diffusi o delle strade più popolose. Nell’edizione 2017 è presente inoltre, un focus sulla popolazione nelle due componenti italiana e straniera, ormai così rappresentativa all’interno della città, per confrontarne le caratteristiche e mettere in evidenzia le differenze. Tra i dati più significativi quelli relativi alla popolazione che si attesta ai 111.455 residenti al 1.1.2017, 46 in meno dell’anno precedente e una natalità registrata molto lontana dai massimi storici. Si evidenzia un indice di vecchiaia in crescita e al di sopra della media nazionale. Aumentano le famiglie monogenitoriali e diminuisce sensibilmente il numero dei matrimoni religiosi.
Relativamente alle imprese a fine 2016 quelle registrate a Terni che risultano essere attive sono 8.565. Nel corso dell’anno sono state iscritte 742 nuove imprese mentre ne sono cessate 583 per un saldo positivo di +159. Relativamente alle forze di lavoro in provincia di Terni l’occupazione risulta tendenzialmente in crescita rispetto al 2010 anche se leggermente in calo sul 2015 con un tasso di occupazione pari al 59,7, superiore rispetto alla media nazionale di 2.5 punti percentuali. Alla lieve contrazione degli occupati dell’ultimo anno corrisponde un aumento delle “non forze di lavoro”, dei così detti inattivi, in particolare di coloro che dichiarano di non essere alla ricerca di lavoro. I dati Istat rilevano nel 2016 una diminuzione dell’occupazione da lavoro dipendente mentre risulta stabile quella da lavoro autonomo. SI è avuto un leggero miglioramento della situazione occupazionale nel settore agricolo.
Per quanto riguarda la disoccupazione si registra un miglioramento della situazione soprattutto per la componente femminile. Il tasso di disoccupazione scende in provincia di Terni a 9,7, inferiore al dato nazionale di due punti percentuali ed in linea con la media regionale. In lieve crescita anche il reddito medio dichiarato, come il livello inflattivo che si attesta vicino a quello che dovrebbe essere ottimale per gli economisti, anche se la ripresa dell’inflazione non appare ancora stabile.
Per quanto riguarda la Scuola media superiore, la tendenza degli ultimi anni, confermata nell’a.s. 2016-17, è quella di un boom dei Licei, a discapito degli istituti Tecnici mentre si contrae la popolazione universitaria. Relativamente ai flussi turistici, penalizzati dai tragici eventi legati ai sisma che hanno colpito la regione tra agosto e ottobre, il numero di visitatori e di presenze a Terni è rimasto sostanzialmente stabile, anzi le strutture alberghiere, anche grazie ad una serie di eventi sportivi, hanno incrementato le presenze di turisti italiani. In calo invece gli stranieri.
“Il lavoro dei Servizi Statistici del Comune – dichiara il vicesindaco Francesca Malafoglia – è serio e approfondito e ci fornisce una lettura interessante, in termini statistici, della città. I dati indicano una situazione non semplice, quindi nessun facile ottimismo. Ci sono alcuni segnali positivi – conclude la Malafoglia – quelli relativi alle imprese, al reddito pro capite, alla percentuali di occupati, alla tenuta demografica, fanno sperare in una inversione di tendenza”.
Foto: (archivio) Terni Life ©