Una delegazione di Tongling, città della Cina della provincia di Anhui, è stata accolta questa mattina nella sala consiliare di Palazzo Spada. Richiesto dalla delegazione cinese, l’incontro ha avuto lo scopo di conoscere le metodologie e le pratiche di programmazione urbanistica di cui Terni è un ottimo esempio, data la lunga tradizione e la competenza nel settore, riconosciute come best practices anche da culture geograficamente lontane.
Presenti all’appuntamento, oltre ai tecnici comunali del dipartimento Qualità Urbana e del Paesaggio, Piero Giorgini, responsabile ufficio partenariato pubblico privato, arredo urbano; Raffaela Petralla, responsabile ufficio ambiente acqua suolo e bonifiche ambientali; Paolo Rueca, direttore del SII, che ha presentato il trattamento e la gestione delle acque chiare e reflue; Paolo ratini, presidente provinciale dell’associazione nazionale Costruttori Edili Ance; Simone Monotti, presidente dell’ordine degli Ingeneri: Marco Struzzi, presidente dell’ordine degli Architetti; Alberto Diomedi, presidente dell’ordine dei Geometri.
“Siamo fortemente onorati – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – del fatto che la delegazione di Tongling abbia scelto la nostra città, quale esempio di confronto di programmazione urbanistica, mostrando interesse per le competenze acquisite nei settori della riutilizzazione degli spazi pubblici, della riconversione di quelli ex industriali e del recupero del centro storico. Terni vanta una tradizione industriale importante che ha influenzato i diversi piani regolatori della città che hanno permesso, nel tempo, la realizzazione di una città ordinata, praticabile e sicura grazie anche all’impegno di architetti ed ingegneri che hanno reso possibile, nel territorio, gli adattamenti indispensabili ad un vivere moderno.
Il recupero delle zone industriali, insieme a quello del centro storico sono, evidentemente, esempi cui ispirarsi, unitamente alle sinergie messe in campo da pubblico e privato, frutto di collaborazioni durature che hanno dato e continuano a dare buoni frutti. Mi auguro – conclude Di Girolamo – che da questo incontro possa nascere, non solo un confronto proficuo tra due città distanti geograficamente ma simili per alcuni aspetti, quanto un dialogo costruttivo e uno scambio di conoscenze e pratiche che possano arricchire entrambe le città sotto il profilo professionale e culturale”.
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