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Arresto sindaco, avvocato Biancifiori: “Validi motivi di opposizione” / Giovedì gli interrogatori di garanzia

Alla base dell’arresto ai domiciliari del sindaco Di Girolamo, deciso dal gip Federico Bona Galvagno, ci sarebbe il pericolo di reiterazione, vista la presenza di alcuni appalti comunali in corso.

Nelle circa quaranta pagine dell’atto si fa riferimento anche ad un altro procedimento, ancora in corso davanti al gup, che vede indagato lo stesso sindaco insieme ad altre 19 persone, sempre per turbativa d’asta, per l’appalto dello smaltimento del percolato dell’ex discarica comunale di Villa Valle.

Secondo il difensore di Di Girolamo, l’avvocato Attilio Biancifiori, “nell’ordinanza non sembrano esserci grandi elementi di novità rispetto al quadro accusatorio già  emerso, in quanto le contestazioni sono sostanzialmente sempre le stesse”.

“Ad una prima lettura – continua il legale – mi sembra che ci siano validi motivi di opposizione al provvedimento, che comunque dobbiamo approfondire. In merito alla reiterazione del reato c’è da sottolineare che la macchina amministrativa non può fermarsi, quanto alla vicenda del percolato si dà per scontato un giudizio di responsabilità  che allo stato non esiste”.

Tra gli indagati per turbativa d’asta anche il vicesindaco Francesca Malafoglia e l’assessore Emilio Giacchetti, mentre l’iscrizione al registro dell’assessore Piacenti D’Ubaldi era già emersa nei mesi scorsi.

Fissati per giovedì mattina in Tribunale gli interrogatori di garanzia.

Foto: (archivio) Terni Life ©

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