La crisi economica rischia di essere sempre più un brodo di coltura per ideologie, movimenti e forze che si contrappongono ai valori democratici sui quali è fondata l’Italia e l’Europa. Una crisi non congiunturale, ma ormai “di sistema”, che ha colpito in maniera durissima anche l’Umbria e la provincia ternana. Per questo è necessario tenere la guardia ben alta, guardandosi indietro, traendo cioè lezione dalla storia, e guardandosi intorno, per esempio verso l’est europeo, dove i movimenti populisti e neofascisti hanno preso grande forza negli ultimi anni.
È questo il senso dell’iniziativa promossa oggi, 20 aprile, a Terni da Anpi e Cgil in vista delle celebrazioni del prossimo 25 Aprile. Un confronto di livello europeo che ha visto dialogare ospiti nazionali ed internazionali sui temi dell’Europa, delle migrazioni, della democrazia e dei rischi di derive populiste e xenofobe.
La riflessione è partita dalla storia, con Valerio Strinati, redattore della rivista Patria Indipendente dell’Anpi nazionale, per poi arrivare ai giorni nostri con gli interventi di Michael Braun, consigliere scientifico in Italia della Fondazione Friederich-Ebert, di Josef Stredula, presidente del ČMKOS, il principale sindacato della Repubblica Ceca, di Károly György, responsabile internazionale per il sindacato Ungherese MSZOSZ, di Gianmarco Manfreda, segretario nazionale della Rete degli Studenti medi, e di Fausto Durante, responsabile per la Cgil nazionale del dipartimento internazionale.